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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
280. A MGR. VITO MOIO, VESCOVO DI MURO.
Promessa giurata per calmare il prelato, scontento di vedere molti de' suoi diocesani ritirarsi nella Congregazione.
8 GIUGNO [1757].
Noi qui sottoscritti, Rettore Maggiore e Padri della Congregazione del SSmo Redentore, promettiamo e ci obblighiamo anche con giuramento, tacto pectore more sacerdotali, di non ricevere né far ricevere in detta nostra Congregazione soggetto alcuno (di qualunque stato, grado e condizione, per qualunque motivo e causa anche rilevantissima) della città e diocesi di Muro, senza l'espresso consenso di Monsignor vescovo di essa città e diocesi; qual consenso, per maggior cautela, debba esser in scriptis.
Oggi, li 8 giugno 1757.
ALFONSO DE' LIGUORI, Rettore Maggiore, prometto e giuro come sopra.
Giovanni Mazzini Consultore prometto e giuro, come sopra. - Francesco Maria Margotta Consultore prometto e giuro, come sopra. - Girolamo Ferrara Consultore prometto e giuro, come sopra. - Lorenzo d'Antonio Procuratore Generale prometto e
giuro, come sopra. - Celestino de Robertis prometto e giuro, come sopra. - Francesco del Corpo prometto e giuro, come sopra. - Donato Melaccio prometto e giuro, come sopra.- Pietro Blasucci prometto e giuro, come sopra.- Gaetano Spera prometto e giuro, come sopra.- Pasquale Bianco prometto e giuro, come sopra.- Mauro Murante prometto e giuro, come sopra.- Pasquale Amendolara prometto e giuro, come sopra. - Salvatore Gallo, prometto e giuro come sopra.
Conforme all'originale che si conserva nell'archivio della nostra casa di Pagani.