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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
341. AL P. D. ANTONIO TANNOIA, A ILICETO.
Gli parla della fondazione di una casa in Corato.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA, 12 DICEMBRE 1760.
Ho ricevuta la risposta del Sig. duca d'Andria [D. Ettore Carafa], dove dice ch'esso l'ha tanto a caro [la progettata fondazione] che ci vuol mettere tutta l'opera sua ed anche il sangue, se bisogna. Onde potete scriverlo a Corato.
Già vi scrissi poi che, supposti i ducati annui 400 per certi, noi non possiamo comparire. Ha da far faccia l'arcivescovo [di Trani]1 e l'università [il comune], cercando non già fondazione, ma di tenere i Padri, somministrandosi loro il sostentamento dalle rendite, che vi sono superflue, d'una cappella, e d'altri particolari. Basta: vi manderò io poi lo schizzo del Memoriale che avrebbe da dare l'arcivescovo e l'università.
Non è vero mai aver io detto che per l'assenso [regio] ci pensava io. Ho detto solo che, appurate le rendite, io avrei dato il modo, come s'avea da fare per l'assenso.
Quanto mi dispiace l'aver inteso che la casa [d'Iliceto] sta a pericolo di cadere per la negligenza di aver levato un muro che sostenea da sotto. Fiat voluntas tua!
Benedico tutti. Viva Gesù e Maria!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
Conforme ad un antica copia.