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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
526. AL P. D. DIODATO CRISCUOLI.1
Gli concede una facoltà, sotto alcune condizioni.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 21 APRILE 1767.
Mi ha scritto dal monastero di Lauro Suor Maria Illuminata Garzillo, pregandomi a darvi il permesso, acciò V. R. le risponda, e le dia qualche consiglio da quando in quando, circa la guida di sua vita.
Essa mi ha scritto che il P. Villani l'ha proibito. Ma scriverò io al P. Villani che in qualche caso di necessità ben si può dispensare, come appunto è il presente, secondo stimo.
Ho scritto però alla monaca che questo scrivere sia di rado. Essa si contenta una volta il mese; ma io le ho scritto che, quando non ha preciso bisogno, faccia di meno di scrivere questa volta il mese.
E V. R. avverta la religiosa che non aspetti di sentir sempre replicare le stesse cose, ma che può cercar consiglio solamente in quelle cose che occorrono di nuovo; altrimenti è perdita di tempo.
E di più le ho scritto che si trovi un confessore vicino, perché difficilmente può guidarsi bene con uno che sta lontano e che va per le missioni.
Il regolamento poi datogli per una volta da V. R., quello basta per sempre, senza voler sentire ogni volta una predica.
La benedico e resto
Fratello ALFONSO MARIA del SSmo Redentore, vescovo di Sant'Agata.
Conforme ad una antica copia.
Il P. Criscuoli fece la sua professione il g febbraio 1758, e divenne un eccellente missionario. Passò all'altra vita il 31 luglio 1804, essendo Maestro de' novizi e Consultore generale della Congregazione. Fu, in tutta la sua vita, esattissimo nell'osservanza regolare, ed un vero modello di ogni religiosa virtù.