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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
543. A SUOR BRIANNA CARAFA, NEL MONASTERO DI S. MARCELLINO, IN NAPOLI.
L'assicura che, perseverando nel presente tenore di vita, si farà Santa.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NAPOLI, [AGOSTO 1767.]
Ma V. R. con questi regali mi fa venire il pensiero o di non risponderle più, o di far la mala creanza di mandarglieli indietro.
Rispondo alla lettera.
Tutto va bene, va bene, va bene. Il Cardinale [Sersale] primieramente non vi tiene per pazza, secondo parlò con me; ma tiene che, vivendo in questo stato come ora vivete, potete farvi santa meglio che al Romitaggio [di Suor Orsola Benincasa].
Se disse qualche parola a S. Marcellino, la disse per compiacere le monache, che poco possono vedervi in questo stato.
Del resto, vi dico che proseguiate in questo stato presente abbandonata in Dio, e non pensate ad altro. L'aridità, il rossore presso le monache, i rimproveri, le ingiurie, tutte sono grazie di Dio che vi aiutano a più stringervi con Gesù Cristo.
Godo sapere che stiate quieta in mezzo alle umiliazioni. Prego Dio che vi dia perseveranza, e vi farete certo santa; e vi assicuro in coscienza mia che la vostra vita presente piace a Dio.
Raccomandatemi a Gesù Cristo, e per carità non più regali!
Avvisatemi se nella settimana entrante avete il confessionario, o pure nella settimana susseguente; perché spero di rubare un poco di tempo e venir a sentirvi.
Ma fatevi trovar quieta ed in perfetta pace.
Bisogna ancora che venga a ringraziare la Signora Badessa che, senza saper perché, mi mandò una ricca spasa di dolci.
Gesù e Maria vi facciano santa! Di V. R.
Umo servo
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale, che nel 1865 si trovava in Roma presso il P Mosa S. J.