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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
560. AL PRINCIPE DELLA RICCIA.
Lo prega di far trasferire un militare di vita scandalosa.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
[ARIENZO, ] 22 GENNAIO 1761.
Dirà con ragione V. Ecc. che le sono soverchio importuno; ma la necessità mi astringe a portar questa taccia.
Si compiacque poco fa V. Ecc., a mie suppliche, di fare
allontanare dalla sua terra di N. il fuciliere N. N., che colla sua mala vita scandalizzava tutta quella povera gente.
Ora siamo in un caso più doloroso, per i continui disturbi e scandali che apportano gli altri fucilieri, che si partono dalla loro residenza di Monte Sarchio e se ne vengono in detta terra, dove commettono dei disordini enormissimi. Specialmente fra essi vi sta un tal N. N., che non lascia zitella da tentare, e va per le case anche onorate di giorno e di notte per toglierle l'onore; tanto vero che, la settimana scorsa, avendo ritrovato una povera figlia salda e forte, e non potendo giungere al suo intento, la ferì con stile nella testa.
Prego intanto V. Ecc. a volersi compiacere di far ordinare al loro comandante che tenesse lontani da detta terra i fucilieri paesani, e specialmente questo N. N., che più di tutti si è reso perverso.
Sono sicuro che V. Ecc., per la pace de' suoi vassalli e per la gloria di Dio, voglia compiacersi di quanto l'ho pregata; mentre con tutto l'ossequio mi rassegno ecc.
Conforme all'edizione romana.