Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
569. AL P. D. DOMENICO DE SANCTIS, NELLA CASA D'ILICETO.
Indica la condotta da tenere nelle controversie, insorte tra il comune e un potente avversario della Congregazione
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 1 GIUGNO 1768.
Io risposi già nell'altra settimana alla lettera di V. R., ch'io avevo tutto il desiderio di concludere la pace col Maffei;1 e lo stesso dico ora. Ma non va bene che V. R. faccia vedere che
negozia questa pace col canonico, con tanto dispiacere de' cittadini.
Non conviene né ora né mai che noi andiamo contra Maffei con qualche accusa, come vorrebbero i cittadini; ma neppure conviene far vedere che noi stiamo uniti con Maffei in questo tempo, nel quale parmi che abbiamo più bisogno de' cittadini che di Maffei, mentre l'università [comune] è quella che direttamente si è opposta contra la nostra casa, cioè Maffei servendosi del nome dell'università. Ma oggidì Maffei non domina più l'università; onde non potrà servirsi più del suo nome.
La conclusione si è, e fatela sentire al P. Rettore e tutti i Padri, che a noi non conviene portare accuse contra Maffei; ed ecco che per parte nostra la pace è fatta; all'incontro, bisogna che non diamo passo con fare qualche cosa positiva di disgusto pei cittadini.
Siamo amici di tutti; diciamo bene di tutti, e Gesù Cristo ci aiuterà.
Questa è la regola di coloro che trattano gl'interessi di Gesù Cristo, a differenza di coloro che trattano gl'interessi del mondo.
Benedico V. Riv. e tutti.
Fratello ALFONSO MARIA del SS. Redentore, e vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale che si conserva nell'archivio del nostro collegio di Pagani.