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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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587. AL P. D. PIETRO PAOLO BLASUCCI, IN GIRGENTI.

L'anima alla confidenza in Dio tra le persecuzioni cui si trova esposta la Congregazione in Sicilia.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 6 NOVEMBRE 1768.

Ho ricevuta la vostra lettera funesta.1 Dico male: di quel che dispone Dio, nient'è funesto. Ci vuol mortificare; sia sempre benedetto!

Io già vi scrissi delle lettere che mandai in Palermo a' Signori della Giunta. In Napoli, si farà quel che si può, secondo il consiglio de' savii, perché sono tempi di tempesta.

Quel che vi prego sopra tutto, è non perdere la confidenza in Gesù Cristo.

All'ultimo, se vi scacciano dalla casa, procurate di affittarne un'altra, per quanto basta a capirvi. Non bisogna cedere così presto, sin tanto che Dio ci fa conoscere che non ci vuole più in Girgenti. Si faranno meno missioni, ma non vi mancherà un poco di pane per vivere. E staremo a vedere quel che fanno i deputati, quel che farà il nuovo vescovo, e sopra tutto quel che dispone Dio.

Io tengo che Dio non voglia distrutta questa casa; e dopo questa burrasca, chi sa che farà il Signore? Stringiamoci tutti ora vieppiù coll'orazione, e lasciamo fare a Dio, contenti di quello che disporrà.

Io seguito a star cionco da capo a piedi, e sto contento e ne benedico Dio, e lo ringrazio che mi dà pace e sofferenza.

Ultimamente ho scritto lungamente a Mgr Targianni,2 che


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sta in Napoli e mi è amico, che disingannasse il fratello in Palermo della rilassatezza della mia morale.

Fratello ALFONSO MARIA.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio.




1 Dopo la morte del vescovo di Girgenti, Mgr Andrea Lucchesi, il principe Campofranco, suo erede, non voleva più dare a' nostri l'annuo assegnamento dato dal defunto prelato.



2 Diodato Targianni, Consultore regio in Palermo, ingannato da un teologo giansenista il quale odiava i nostri, credeva che S. Alfonso insegnasse una Morale rilassata, e che per conseguenza i Congregati seguitassero una perniciosa dottrina nell'esercizio del sacro ministero.




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