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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
767. AL MEDESIMO.
Ancora della fondazione di Ceprano.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 3 OTTOBRE 1774
In quanto a quel [che del] P. de Cunctis mi tornate a scrivere, non dubitate: già si è concluso che ritornerà qui, quando verranno i Padri di qua.
Lodo molto la carità e pazienza che ci ha avuta V. R., e molto mi consolo che degli altri Padri state contento.
Per costì, non so quale Padre ha destinato il P. Vicario; ed io mi son rimesso a lui.
Per Ceprano, è morto il Papa ;1 e così non serve più l'andata di Monsignore a Roma.
Del resto, alla concessione fatta dal Papa per Ceprano, non vi è ordine in contrario: onde il vescovo ben può assegnare il censo.
Tutta la difficoltà resta a vedere se Caravotti vuol cedere la parte sua, e se questa parte sua sta per finire, o no.
Portiamoci bene; ché Gesù Cristo ci proteggerà.
E questo avvertite sempre. Ma se facciamo difetti, egli ci abbandonerà in ogni luogo.
Frattanto abbiamo S. Cecilia [Scifelli] e Benevento, in caso di rifugio.
Benedico V. R. e tutti.
Soggiungo una cosa molto pesante. Subito che giungerà costà il P. Capuano, dategli questa mia che vi giungerà inviatavi dal P. Cimino. Dategliela subito a leggere; e resto.
Fratello ALFONSO MARIA.
Conforme all'originale che si trova nel nostro archivio generalizio di Roma.
" La mattina susseguente, vedendosi tuttavia taciturno, non sapevasi a che pensare. Il vero si è che egli stava in una continuata estasi. All'improvviso verso tardi come se risvegliato si fosse, toccò il campanello per segno di voler celebrare; al che non essendo occorso solo il Fratello Francesco Antonio, secondo il solito, ma tutti gli altri della famiglia, Monsignore, maravigliandosi di vederli sbigottiti: Che cosa è? disse loro; e quelli: Che ci vuol essere? Sono due giorni che non pariate, non mangiate, e non ci date verun segno.- Dite bene voi, rispose Alfonso, ma non sapete che sono stato ad assistere al Papa, che già è morto... Né andò molto che si seppe che alle ore 13 (cioè verso le 8 della mattina ) del giorno 22 di settembre, vale a dire a quell'ora stessa che Alfonso era ritornato ne' sensi, il Papa Clemente XIV era passato all'altra vita. "
Così il Tannoia, nella Vita del Santo, lib. III. cap. 55; come ancora risulta provato nel Processo della Beatificazione del Santo: Positio suP. virt. ResP. ad animadversiones R. P. Fidei Promotoris, P. 125.