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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
179. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.
Teme di qualche disgrazia, non veggendo risposte da molto tempo.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
SANT'AGATA, 12 SETTEMBRE 1766.
Illmo Sig. Sig. mio e Pne colmo.
Aspettavo da molto tempo lettere di V. S. Illma; ed ora sono forse passati già tre mesi, e non ne ricevo alcuno riscontro; ancorché io le avessi scritto molto tempo fa, dandole notizia della mia grave infermità, nella quale ho preso tutti i Sagramenti, ma poi per grazia di Dio mi sono ristabilito.
Nella stessa lettera, le dimandavo notizie della sua stimatissima persona ed anche della ristampa, se non prendo abbaglio; e neppure di questa sinora vedo risposta.
Onde tutto ciò mi fa temere di qualche disgrazia; e perciò prego V. S. Illma a darmi riscontro della sua persona. E se mai il Signore si avesse chiamato all'altra vita il Sig. D. Giovanni Battista, mio antico padrone, (del che n'avrei molta pena) prego i Signori figli o eredi a scrivermi subito e notiziarmi di tutto; mentre io tengo molti libri mandatimi a smaltirli dal Sig. D. Giov. Battista, e perciò vi passo interessi, e tengo già in mano una certa somma di libri smaltiti.
Avrei ancora da mandare un altra breve aggiunta per la Morale che dee ristamparsi (benché questa aggiunta va verso la fine del libro) e non la mando; perché non so a chi mandarla, e non so neppure se le mie lettere si prendono o no.
Resto con tutto l'ossequio rassegnandomi
Di V. S. Illma
Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
[P. S.] Nella soprascritta della risposta mettasi solo Napoli, non già Napoli per Sant'Agata.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.