328. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.

Rinnova i ringraziamenti e chiede copie della Morale colla notizia del prezzo.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA DE' PAGANI, 17 NOVEMBRE 1779.

Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.

Signor D. Giuseppe mio stimatissimo, io non finisco di ringraziarla della sua bella Morale che mi ha ristampata Se io moriva senza questa, par che sarei morto scontento.

Sì signore, io ne desidero altre copie, specialmente quattro per quattro altre case nostre. Oltre poi delle case nostre, già altri han cominciato a domandarla; e quando si spanderà per Napoli, spero che se ne hanno da smaltire molte copie.

Quando V. S. Illma avrà l'occasione di mandarle, ne può mandare 10 o 12 copie per ora; perché poi l'avviserò delle altre copie che vi bisognano.

Se io camminassi per Napoli, io forse fra pochi mesi ne farei smaltire molte; ma trovandomi vecchio di 84 anni e cionco, buttato sopra d'una sedia che non posso camminare, mi bisogna pazientare. Basta: mi avvisi il costo; perché poi l'avviserò dello smaltimento, e della speranza che ho di smaltirne più altre.

Intanto, tutto pieno d'affetto, la riverisco e la prego a comandarmi a qualche cosa di suo vantaggio, se vaglio a niente, ed ossequiosamente la riverisco.

Di V. S. Illma

Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA DE' LIGUORI, vescovo.

[P. S.] Non si dimentichi d'avvisarmi il costo del libro.

Con ciò la pregherei, se lo stima opportuno, di mandare altre copie della mia Morale al Sig. d'Elia; perché questi Sig. mercanti hanno più modi di smaltire i libri, che noi che siamo chiusi in casa.

Nel caso poi che V. S. Illma manderà le dette Morali, la prego a mandarle, non ligate, ma sciolte; perché così avranno più facile smaltimento.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.