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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
402. AL P. D. ANGELO MAIONE, IN NAPOLI.
Dice delle cose scritte a Napoli, per confutare le accuse mosse contro la casa di Girgenti.
Viva Gesù, Giuseppe e Maria!
ARIENZO, 3 SETTEMBRE 1772.
Per lo lume che mi ha dato V. Riv. colla sua, ho scritto tre lettere a tre ministri della Giunta degli abusi, co' quali ho avuto qualche attinenza. Dico in breve: ho scritto loro, esser falsa la dinunzia che abbiamo chiesa e casa propria, e che Mgr Lucchesi, mutando la disposizione di Mgr Gioeni, abbia accomodati i Padri colle rendite delle opere dismesse. Lucchesi unì una rendita d'un legato antico, fatto per missioni e rinunziato da' Cappuccini, e certe altre rendite, fatte con danaro proprio, e queste le donò alla Casa Pia di Girgenti, acciò dessero due tarì siciliani, al giorno, a ciascun Padre per mentre faranno le missioni, per quanto vuole il vescovo. Ho scritto ciò, affinché V. R. possa dirlo a qualche persona, in occasione che potesse giovare.
Mgr Sanseverino sento che non va più alla Giunta; e poi se vi andasse, egli non parla.
La prego a far portare da Fr. Francesco le lettere a questi tre ministri, trovando il modo per sapere dove stanno di casa, mentre io non lo so.
Ho a caro che mi notiate gli errori di stampa trovati nel primo tomo, e me li mandiate.
Benedico V. R. e tutti.
Fratello ALFONSO MARIA.
Conforme all'originale che si trova presso il P. Giovanni Spoos, C. SS. R.