8. A Francesco Mezzacapo, Caserta.¹

Napoli 31.10.1731

Viva Giesù e Maria con Giuseppe e Teresa

Figlio mio dilettissimo nel Signore mi è dispiaciuto, che V. S. è stato in Napoli, e non m'a' potuto parlare².Figlio mio caro sappi, ch'è molto facile, ch'io mi ritiro fuori per qualche tempo per un'opera di grande gloria del Signore³, alla quale chi sa' può essere, che il Signore vi chiami ancora V. S., quando sarà fatta, e quando sentirete, che cosa è. Perciò non posso accertargli, se vado ad alcuna Missione a lei vicina⁴. Del resto gli do tutta la licenza di confessarsi per adesso a chi, e come gli piace. Seguiti l'orazione con una visita ogni giorno [manca mezzo rigo] e a [manca il resto del rigo] li 3 [manca il resto del rigo] e preghi sempre Dio per me, ch'io non lascio ogni mattina di raccomandarlo a Giesù Cristo.

Viva Giesù Giuseppe e Maria e Teresa.

Aff.mo P.re Alfonso di Liguoro

Trascrizione secondo l'originale.

Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.

Pubblicata nel Periodico S. Alfonso 21 (1950) 143.