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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
151. Ad Un Padre in Iliceto.
Nocera, 30 Aprile 1760
Si Signore, dite al Padre Rettore da parte mia che vi mandi qui subito che si può. Dico qui a Nocera. S. Paolo Eremita a S. Antonio, che lo pregava ad aprirgli la porta, con dire che altrimenti sarebbe morto colà all'uscio, rispose quando gli aprì: “questo è un bel pregare, pregare minacciando”! Lo stesso dico a voi. Compatisco li flati esaltati. Vi sognate? Chi mai vi ha mandato a castigo ad Iliceto?
Perché mai li F.lli possono pigliarsela con V. R. quando la cosa di F. Domenico lo sa tutto Iliceto?
“Altrimenti vi cercherò la dispensa”. Voi la cercate e chi ve la dà. O m.ro Giorgio, che fai, che perdi tempo? Non v'inquietate per le tentazioni. Le tentazioni non sono peccati, voltatevi sempre alla Madonna e non avete paura. Non temete, non comunicherò la vostra lettera al P. Ferrari. Ma per carità, un'altra volta non tanta furia. Se non vi sapessi, vi darei un buono cavallo. Venite presto, v'aspetto.
Sappiate poi che non solo per causa di difetti, ma per ogni minima causa si mutano i Soggetti da Casa a Casa. E che siamo noi monaci di famiglia? Replico, vi compatisco perché non siete voi, ma i flati che parlano. Ma un'altra [volta] dite ai vostri flati che parlino con un poco più di discrezione. Vi benedico.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe.
F. Alfonso del SS. Redentore
La lettura e la trascrizione del documento originale manoscritto, giacente nell'Archivio Generale dei Redentoristi in Roma, è stata fatta nel 1999 da Laura Torino e p. Giovanni Vicidomini.