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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
202. A Verzella Felice, in Arienzo.
Sul professore di teologia. Disposizioni varie.
Al Rev. Sig. D. Felice Verzella -Arienzo.
V. Gesù Maria Giuseppe
Nocera, 28 agosto 1763.
Già perdiamo il P. Caputo. Io non ho più che farci. In quanto alla lezione di Teologia la potrebbe fare il Canonico Tesoriere. Ma per la Filosofia come faremo? Scrivetene o parlatene col Tesoriere. Se non erro, l'Arciprete di Arpaia dice che in Napoli ci sarebbe un buon Sacerdote della Diocesi che tiene scola o studio: informatevi dal detto Arciprete.
Mi dicono che sarebbe buono fare ora una vendita di grano ora che tutti attendono a provvedersi, perché appresso può essere che bassa il prezzo. Discorretela con D. Gioacchino per che io non me ne intendo di queste cose.
Fate poi la nota per la fiera di Salerno perché già si accosta il tempo. Fatela voi come vi pare.
Fra questo tempo mandate a vedere in Napoli dove (è) Fratello Francesco, se vi sono lettere mie.
Aspetto D. Ciccio Puoti; ed avvisatemi a che stanno l'infermità.
V. Gesù e Maria.
Aff.mo per servirla
Alfonso M. Vescovo di S. Agata.
Trascrizione conforme all'originale ch'è nella Biblioteca Apostolica Vaticana. P. G. Mautone nel 15 agosto 1839 ne riconobbe l'autenticità alfonsiana.
Analisi della lettera fatta dai PP. O. Gregorio, D. Capone, A. Freda, V. Toglia.
Pubblicata in Sant'Alfonso de Liguori, Contributi bio-bibliografici, Morcelliana 1940, p. 244