- Parte seconda.
- V. - RACCOLTA DI VARI ESEMPI APPARTENENTI A MARIA SANTISSIMA
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28. *
Un altro congregato pescatore in Napoli, per le
discipline fatte nella Congregazione, stiede molti giorni infermo. Alquanto
riavutosi, essendo povero e con famiglia, tornò alla pesca, dicendo alla SS.
Vergine: Signora, io per vostra cagione
ho patito questo danno, aiutatemi. La Madonna gli fe' prendere tanto pesce,
quanto avrebbe potuto prendere in tutto il tempo perduto (Aur., c.
5).
* Esempio 28. - AURIEMMA, op. cit., parte 2, cap. 5, pag. 76. An. 1610, dice Auriemma. - Gaspar LECHNERUS S. I., Sodalis Parthenius, sive libri tres quibus mores Sodalium exemplis informantur, lib.
1, cap. 5, n. 14, Ingolstadii, 1621, pag. 120, 121: «Cum... Neapoli Sodalis
quidam supra modum caedendo processisset et nonnihil valetudinem oblaesisset,
ut a victu parando diebus aliquot impediretur: cum primum potuit, piscatum
profectus est. Et secum: «O Virgo, inquit, iactum adiuva, ut rei familiaris
damnum tua causa acceptum compensem.» Iecit rete; tantamque piscium copiam
contraxit, quantam ad id locoram numquam coëgerat.» - Auriemma, contro l'uso suo, da una parte non indica la fonte, e
d'altra parte aggiunge qualche particolare più preciso al raconto di Lecnero:
tra altri, l'anno, 1610. La ragione ci par questa: Auriemma, nato e morto a
Napoli (1614-1671) ebbe a sua disposizione i documenti della «Congregazione dei
Marinari, nel Borgo, detto volgarmente di Chiaia» che «frequentava quel
pescatore.»
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