- Parte seconda.
- VI. - ORAZIONI DIVERSE ALLA DIVINA MADRE
- Orazione di S. Tommaso d'Aquino.
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Orazione di S. Tommaso
d'Aquino.3
O beatissima e dolcissima Vergine Maria, piena di misericordia, io raccomando
alla vostra pietà l'anima e 'l corpo
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mio, i miei pensieri, le opere,
la vita e la morte mia. O mia Signora, aiutatemi e confortatemi contro
l'insidie del demonio; impetratemi il vero e perfetto amore, col quale io ami
con tutto il cuore il vostro dilettissimo Figlio e Signor mio Gesù Cristo; e
dopo lui ami voi sopra tutte le cose. O mia regina e madre, colla vostra
potentissima intercessione fate che in me duri sempre questo amore sino alla
morte, dopo cui io sia da voi condotto alla patria de' beati (Ex offic. Praed. et diar. 7 mart.).
In te spem meam toto ex animo collocavi
(S. Io. Damascenus).4
Non est fas, o Domina, te posse deserere
eum, qui spem suam ponit in te (S. Bernardus).5
Tantummodo velis salutem nostram, et vere
nequaquam salvi esse non poterimus (S. Anselmus).6
Ave, filia Dei Patris; ave, mater Dei
Filii: ave, sponsa Spiritus Sancti; ave, templum totius Trinitatis (Simon
Garcia).7
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa.
3 «In quel
pericoloso conflitto con quella malvagia femmina nel castel di San Giovanni,
(Tommaso) rimase, come sopra si disse, vincitore, col ricorrere al suo aiuto
(di Maria), lasciando anche scritto (Opusc. 8): «In omni periculo, potes
salutem obtinere ab ipsa Virgine gloriosa.» Per la qual cosa, a commendazione
della medesima, compose una divota orazione, che comincia: «O beatissima et
dulcissima Virgo Maria, etc.» e di questa si serviva per chiedere la purità
dell'anima e del corpo con recitarla frequentemente; sicché avendo egli
felicemente guardato... l'integrità verginale... creder con fondamento si può
che sotto la scorta di questa purissima Madre la custodisse.» Paolo FRIGERIO, Romano, della Cong.
dell'Oratorio, Vita, Roma, 1668, lib.
2, cap. 2, n. 7, pag. 76. - Cf. CARNEVALI, Vita,
Foligno, 1882, cap. 13, pag. 208. - «O beatissima et dulcissima Virgo
Maria, omni pietate plenissima, in sinum pietatis tuae comendo hodie, et
omnibus diebus vitae meae, corpus meum et animam meam, omnesque actus meos, cogitationes,
volunates, desideria, locutiones, operationes, omnemque vitam, finemque meum. Sis mihi adiutrix et consolatrix contra insidias et
laqueos hostis antiqui, meque in tua et Filii tui dilectione morientem in via
salvationis dirigas.» Presso MARCHESE Francesco, della Cong. dell'Oratorio, Diario sacro d'esercizi di divozione per onorare ogni giorno la
Beatissima Vergine, 7 marzo. Venezia, 1717, I, pag. 282.
4 Così è riportata
dall'Auriemma, (Affetti scambievoli, cap. 7, Bologna, 1681, vol. 2, pag. 345). -
«In te enim omnem spem repositam habeo.» In Menaeis Graecorum, 9 mart. - Vedi vol. VI della nostra ediz.,
cap. 5, § 2, nota 45, pag. 185.
5 Queste parole non
s'incontrano presso S. Bernardo, neppure
in quelle opere non sue, che a lui vennero attribuite. Però, è da notarsi che
S. Bernardo è uno, tra i principali, di quegli autori sacri, i quali, per esser
citati molto di frequente, lo furono spesse volte a senso, od anche con qualche
parafrasi, la quale facilmente da chi leggeva, venne immedesimata al testo,
mancando un segno chiaro della fine della citazione. - Il concetto è quello del
celebre passo di S. Bernardo, In
Assumptione B. M. V., sermo 4, n. 8: «Sileat misericordiam tuam, Virgo
beata, si quis est, qui invocatam te in necessitatibus suis, sibi meminerit
defuisse... Longitudo (misericordiae) eius usque in diem novissimum
invocantibus eam subvenit universis. Latitudo eius replet orbem
terrarum.»
6 «Tantummodo itaque
velis salutem nostram, et vere nequaquam salvi esse non poterimus.» EADMERUS, Cantuariensis monachus, Liber de excellentia Virginis Mariae, cap.
12. Inter Opera S. Anselmi, ML
159-579.
7
«Philagie, je vous sers aujourd'hui la dévotion du dévot Simon Garcia,
religieux minime. C'est une prière courte, un salut et un compliment de grand
prix pour l'indulgence qu'il porte. Ce bon religieux l'avait presque toujours
en la bouche. Ave,
Filia Dei Patris; Ave, Mater Dei Filii; Ave, Sponsa Spiritus Sancti; Ave,
templum totius Trinitatis. Il y a
indulgence plénière autant de fois qu'on priera et saluera de la sorte la Mère
de Dieu, comme on le lit en la sacristie de Notre-Dame de Lorette, où ladite
prière est écrite en lettres d'or.» Paul DE
BARRY, S. I., Le paradis ouvert à
Philagie par cent dévotions à la Mère de Dieu, cap. 2, dévotion 4. Paris,
1868, pag. 80. - Questa indulgenza non è segnata nella Raccolta.
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