- Parte seconda.
- VI. - ORAZIONI DIVERSE ALLA DIVINA MADRE
- Giaculatorie verso Maria SS.
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- 748 -
Giaculatorie verso Maria SS.
Madre
di Dio, ricordati di me. S. Francesco
Saverio.14
Vergine
e madre, fate ch'io mi ricordi sempre di voi. S. Filippo Neri.15
- 749 -
Vergine
Maria, Madre di Dio, pregate Gesù per me. Lo
stesso santo.16
O
Signora, fate che Gesù non mi scacci da sé. S. Efrem.17
O
Maria, non cessi mai il mio cuore d'amarvi, né la mia lingua di lodarvi. S. Bonaventura.18
O
Signora, per l'amor che portate a Gesù, aiutatemi ad amarlo. S. Brigida.19
O
Maria, degnatevi di farmi vostra serva. B.
Giovanna di Francia.20
- 750 -
O
Maria, io tutto mi dono a voi, voi accettatemi e conservatemi. S. Maria Maddalena de' Pazzi.21
O
Signora, non m'abbandonate sino alla morte. P.
Spinelli della Compagnia di Gesù.22
Ave
Maria, mamma mia. P. Francesco Brancaccio
della stessa Compagnia.23
Santa
Maria, avvocata mia, pregate per me. P.
Sertorio Caputi della C.24
S'io amo Maria, son sicuro della perseveranza e della
salute, ed impetrerò da Dio ciò che voglio. Il
Fratello Giovanni Berchmans della C.25
14 «Eadem propemodum
faciebat moribundus, quae sanus facere consuerat... identidem illas iterans
voces: «Iesu, fili David, miserere mei. Tu
autem peccatorum meorum miserere. Mater Dei, memento mei.» Horatius TURSELLINUS, Vita, lib. 5, cap. 11. Bononiae, 1746,
pag. 281.
15 «Orazioni giaculatorie volgari (insegnate
da S. Filippo):... Madonna benedetta, datemi grazia che io mi ricordi sempre di
voi.» BACCI, Vita, lib. 2, cap. 5, n.
15 (fine). Brescia, 1706, pag. 158. - «Aveva inoltre in onor di lei (della
Madonna SS.) due orazioni giaculatorie a sé famigliarissime. La prima: «Vergine
Maria, Madre di Dio, prega Gesù per me;» altre volte aggiungeva: «Prega Gesù
tuo Figliuolo per me peccatore;» e la seconda: «Vergine e Madre;» dicendo, che
in queste parole si dà brevemente ogni lode possibile alla Madonna Santissima:
prima perché in esse si chiama col suo nome Maria; e poi, perché se le danno
quei due gran titoli di Vergine, e Madre; e finalmente perché in esse si nomina
il frutto del suo ventre santissimo, Gesù, il quale dicea aver forza
d'intenerire il cuore.» La stessa opera, lib.
2, cap. 2, n. 3, pag. 135. - S. Alfonso, in questa giaculatoria, ha unito due
formole ambedue care a S. Filippo. - Si nota poi, l. c., che S. Filippo
recitava e faceva recitare ai suoi penitenti, «con non piccol frutto delle
anime loro,» corone di tali giaculatorie.
16 Vedi la nota
precedente. - A questa giaculatoria di S. Filippo Neri: «Vergine Madre di Dio,
Maria, prega Gesù per me,» Leone PP. XIII ha concesso l'indulgenza di 50 giorni
una volta al giorno. Raccolta, n.
169, pag. 311.
17 «Sub tuum
praesidium confugimus, o sancta Dei Genitrix... tibique procidimus,
suppliciter... deprecantes, ne dulcis Filius tuus Salvator noster et vitae
omnium dator, ob plurima quae commisimus scelera, e medio tollat nos,
miserabilesque animas nostras instar leonis diripiat, aut sicut ficum sterilem
nos excidat.» S. EPHRAEM Syrus, Sermo de SS. Dei Genitricis Virginis Mariae laudibus. Opera (ed.
Assemani), VI, Opera graece et latine (et
latine tantum), III, Romae, 1746, pag. 576, col. 1. - Ed. Veneta, 1755, II,
pag. 570. - Ed. Vossia, Coloniae, 1675, pag. 706.
18 Psalterium maius B. M. V., inter Opera S. Bonaventurae, ed. Lugdun., 1668
(iuxta ed. Romanam et Moguntinam), VI, pag. 481, col. 2, Psalm. 40: «Te cupit os meum
collaudare: te affectat mens mea affectuosissime venerari.» - Psalm. 67, pag. 483, col. 2: «Non
deficiat laus tua in ore nostro: et amor tuus de visceribus nostris.» - «Te,
Domina magna et valde magna, te vult cor meum amare, te cupit os meum laudare,
te desiderat venerari mens mea, te affectat exorare anima mea, quia tuitioni
tuae se commendat tota substantia mea.» S. ANSELMUS, Oratio 52 (al. 51), ML
158-953.
19 Si potrebbe
considerare questa giaculatoria come ispirata da un passo della Oratio IV S. Birgittae, Revelationes, Coloniae
Agrippinae, 1628, pag. 557, col. 2: «O Domina mea, laetitia cordis mei...»; o
dal principio della Oratio I, pag.
553, col. 1: «Benedicta et venerabilis sis tu, Domina mea, Virgo Maria...» Ma
ivi si contempla e si esalta l'amore sviscerato di Maria per Gesù, non si
domanda l'amore a Gesù. Meglio dunque si restituirà questa prece a S. ANSELMO,
Oratio 52 (al. 51), ML 158-959: «Bona
mater, rogo te per dilectionem qua diligis Filium tuum, ut sicut tu vere
diligis et diligi vis eum, ita mihi impetres ut vere diligam eum.» Premette il
Santo questa preghiera a Gesù: «Bone fili, rogo te per dilectionem qua diligis
matrem tuam, ut sicut tu vere diligi vis eam, ita mihi des ut vere diligam
eam.»
20
«Sainte Marie, très digne Mère de Dieu, faites-moi votre digne ancelle et
servante. Favorisez-moi tant que d'être toujours en votre grâce; et que toute
créature que j 'aime, je l'aime parce qu'elle vous aime. Faites-moi aussi cette
faveur que toute personne qui vous aime m'aime aussi, et qu'elle m'aime à cause
que je vous aime, afin que nous puissions parvenir à vous, pour éternellement
louer et aimer notre bon Dieu, et vous pareillement. Ainsi soit-il.» B.
GIOVANNA DI FRANCIA, meno correttamente dai moderni chiamata di Valois, figlia del re Luigi XI,
fondatrice dell'Ordine della Vergine
Maria, detto dell'Annunziata; +
1505; festa il 4 febbraio.
21 «Dopo cinque anni
di terribili prove, nella notte della festa di Pentecoste dell'anno 1590,
cantandosi l'ufficio in Coro, venne la Santa cavata dal «lago dei leoni» e
liberata dagli attacchi dell'inferno. Visitata e festeggiata dai suoi Santi
protettori, «andata avanti all'altare della Beatissima Vergine, disse con gran
divozione, stando pure in ratto: «O Maria purissima, io mi ti offero e dono,
non solo con quella purità ed innocenza ricevuta, quando a te mi consacrai, ma
sopra quella più adornata e purificata. Ricevimi dunque, Maria, ed in te
conservami.» Dipoi si risentì dal ratto.» PUCCINI, Vita, Venezia, 1671, cap. 57, pag. 88. - PUCCINI, Vita, Firenze, 1611, parte 1, cap. 40,
pag. 59.
22 PATRIGNANI, Menologio (14 dicembre 1615, Del P. Pietro Antonio Spinelli, IV, pag.
120-122.) Pag. 121, col. 2: «La sua più frequente giaculatora a essa Vergine,
era stata questa: «O Domina mea, quae docuisti me a iuventute mea, usque in
senectam et senium ne derelinquas me.» - Pag. 122: «Ogni picciolo ritaglio di
tempo, ch'ebbe libero dalle occupazioni dei suoi governi, speselo in iscrivere
quell'eruditissima pia opera, nel mondo così famosa, in cui rappresenta la
Vergine sotto il bel simbolo di Trono di
Dio, pienissima di erudizione ecclesiastica e di dottrina.» La diede alle stampe
due anni soltanto prima della morte. L'abbiamo incontrata tre volte citata da
S. Alfonso in questo volume.
23 PATRIGNANI, Menologio, Venezia, 1730, Del P. Francesco Brancaccio, di Napoli,
+ 18 febbraio 1655, n. 9, pag. 160: «Insegnava loro (ai fanciulli), che
passando innanzi a qualche immagine della Vergine, le dicessero, come lui: Ave Maria, mamma mia.»
24 «Fu divotissimo delle solite Litanie di lei...
spesso usava di recitarle... sempre chiudeale con la seguente invocazione... Sancta Maria, advocata nostra, ora pro
nobis.» BARONE, S. I., Vita, lib.
3, cap. 18, Napoli, 1691, pag. 399.
25 «Diceva egli: Se
io amo Maria, son sicuro della mia salute, e perseveranza nella Religione, ed
impetrerò da Dio ciò che voglio, e sarò onnipotente.» CEPARI, Vita, Roma, 1717, pag. 176.
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