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 1       1,    0,   17|            peso e porta seco un gran conto da rendere. Scrisse s. Girolamo:
 2       1,    0,   34|          leggere di cui non ha fatto conto alle gravi e mortali. Dice
 3       1,    0,   34|              Isidoro, che chi non fa conto delle trasgressioni minori
 4       1,    0,   34|              deveniamus5. Chi non fa conto delle piccole cadute sta
 5       1,    0,   35|        aprirgli la porta col non far conto delle colpe leggere, perché
 6       1,    0,   35|        obbligo del suo stato, non fa conto de' peccati veniali, ne
 7       1,    0,   37|              si è abituata a non far conto de' mali minori, cosi non
 8       1,    0,   37|          minori, cosi non faccia poi conto de' mali maggiori. Pertanto
 9       1,    0,   37|             leggere di cui non si fa conto impediscono l'influenza
10       1,    0,   45|             impudicizie non farà più conto né delle ingiurie ch'egli
11       1,    0,   60|        alcuni accecati: Io ho da dar conto de' peccati miei; che m'
12       1,    0,   63|            appena ciascuno potrà dar conto di se stesso, che sarà di
13       1,    0,   63|              quali avranno da render conto di tante anime che avran
14       1,    1,   67|             essendogli dimandato poi conto del guadagno fatto, rispose:
15       1,    1,   69|             incumbenza, ha da render conto a Dio di tutte le anime
16       1,    1,   69|             I secolari han da render conto ciascuno dei suoi peccati,
17       1,    1,   69|            il sacerdote ha da render conto de' peccati di tutti: Unusquisque
18       1,    0,   84|             qui si giudichi poi qual conto avran da rendere a Dio que'
19       2,    0,   95|          ansa alla gente di far poco conto del ss. sacramento: Ex inordinatis
20       2,    0,   96|        Domini despecta est1. Il poco conto che fanno i sacerdoti della
21       2,    0,   96|           messa, disse: «Oh che gran conto avrà dovuto rendere a Dio
22       2,    0,   98|             Avila che dee farsi gran conto del tempo dopo la messa;
23       2,    1,  115|             annunziargliela, ne vuol conto: Si dicente me ad impium:
24       2,    2,  117|           imporsi il peso di rendere conto della vita degli altri?
25       2,    2,  117|            il Signore da lui ne vuol conto: Requiram gregem meum de
26       2,    2,  118|            confessore di cui rendere conto: Quot regendis subditis
27       2,    2,  119|          confessore non ha da render conto a Dio degli altri che aspettano,
28       2,    2,  120|              di potenza, e senza far conto di alcun danno o taccia
29       2,    2,  122| ordinariamente parlando, dee in ogni conto tenersi, siccome coll'autorità
30       2,    0,  132|            perdono di meriti e molto conto poi ne hanno da rendere
31       2,    0,  144|           premura; e di te non si fa conto, e di ciò che fai, di tutto
32       2,    0,  154|               tremano per ragion del conto che ne han da rendere a
33       2,    0,  177|           Amico, non istare a far il conto di quel che faresti essendo
34       3,    1,  191|              quelli che non facevano conto dell'inferno, come non ne
35       3,    1,  191|             inferno, come non ne fai conto tu. Ma senti all'incontro
36       3,    4,  196|              di Gesù Cristo a render conto di tutta la vita tua. Dimmi,
37       3,    6,  198|            inteso, fratelli miei, il conto che senza meno  ./. abbiamo
38       3,    6,  199|             a Dio quando ti cercherà conto della tua vita? E specialmente
39       3,    3,  239|              Gesù Cristo. Oh il gran conto che han da rendere a Dio
40       3,    3,  242|            altrimenti ne darà doppio conto a Dio, così per lo poco
41       3,    5,  247|        conoscere che tenga forse più conto di quella parte che  ./. 
42       3,    8,  256|           mondo si vince col non far conto de' rispetti umani; e qui