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 1       1,    0,   21|       del sacerdote che tocca le carni di un Dio, quella bocca
 2       1,    0,   28|         mensa colle sue medesime carni, hanno poi l'animo di disprezzare
 3       1,    0,   33|   celeste, cioè colle mie divine carni e col mio sangue: et tu
 4       1,    0,   44|     sacerdote che deve toccar le carni di Gesù Cristo dovrebbe
 5       1,    0,   44|       cibarsi ancora delle sacre carni dell'Agnello; perciò debbono
 6       1,    0,   50|          che tocca le sacrosante carni di Gesù Cristo, e quella
 7       1,    0,   51|   Teofilatto, di ricevere quelle carni divine, quanto n'è indegno
 8       1,    0,   53|     volte ho date in cibo le mie carni, tu vendermi al demonio
 9       1,    0,   55|        stendono a toccare le sue carni sacrosante: Quando ergo
10       1,    0,   55|          dir di Geremia le sacre carni di Gesù Cristo che vai ad
11       2,    0,   93|     cibarsi finalmente delle sue carni sacrosante. Il p. Giovanni
12       2,    0,  105|        sacrificare le sacrosante carni del Verbo umanato. Onde
13       2,    0,  158|        che alimentar nemici: Dum carni parcimus, contra nos hostes
14       3,    5,  197| disonestà gli stanno lacerate le carni: per li tuoi mali pensieri
15       3,    0,  209|    ancora ci dona in cibo le sue carni sacrosante e tutto se stesso?»