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S. Alfonso Maria de Liguori
Selva di materie predicabili

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Esempio della narrativa per lo rosario.

 

I. Introduzione. Chi è veramente divoto di Maria, può chiamarsi beato anche in questa vita e quasi sicuro del paradiso: Qui me invenerit, inveniet vitam, et hauriet salutem a Domino1. Ma chi ritrova Maria? Chi l'ama e l'onora con ossequj speciali. Ora fra tutti gli ossequj io non so esservene alcuno più gradito a questa madre di Dio del ss. rosario. Oh che bella speranza hanno di salvarsi coloro che con affetto e perseveranza dicono il rosario ogni giorno! Ne sono pieni i libri di esempj d'anime salvate per questo mezzo. Ma sentite quel che gli stessi demonj dell'inferno dissero una volta in lode del rosario, costretti da un precetto di s. Domenico.

 

II. Fatto. Riferisce il p. Pacciucchelli2 che mentre un giorno s. Domenico predicava la divozione del rosario, si vide comparire un certo eretico, il quale, perché avea pubblicamente detto male del rosario, fu per giusto castigo di Dio invasato da' demonj; onde fu portato in quel giorno legato ed andava urlando. Allora s. Domenico comandò a' demonj in nome di Maria che avessero risposto a quanto egli lor dimandava. Per prima dimandò ad essi perché avessero invasato quel peccatore e quanti erano. Risposero: per l'irriverenza da loro usata contro Maria, ch'essi erano quindici mila, per ragion de' quindici misteri del rosario, da colui discreditato. Inoltre loro dimandò se erano vere le cose da esso dette del ss. rosario. Allora urlando quegli spiriti maligni e maledicendo l'ora ch'erano entrati in quel corpo, mentr'erano forzati a confessare una verità che avea da apportare loro gran danno, «Sentite, cristiani, dissero, tutto ciò che questo nostro nemico ha detto di Maria e del rosario è tutto vero». Aggiunsero ch'essi non aveano alcuna forza contro i servi di Maria. Aggiunsero che molti in morte, benché ne fossero indegni, invocando Maria si salvarono. Per ultimo dissero: «Noi siamo forzati a far sapere che chi persevera nella divozione di Maria e del ss. rosario, non si dannerà, perché Maria gli otterrà la salute». allora s. Domenico fe' dal popolo recitare il rosario, e ad ogni Ave Maria, uscivano da quel miserabile molti demonj come carboni ardenti, finché terminato il rosario restò colui libero da tutti quegli spiriti infernali. Per tal fatto molti eretici vennero alla fede, e tutti restarono infervorati nella divozione del rosario.

 

III. Moralità. Vedete, uditori miei, quanta bella speranza ha di salvarsi per la protezione di Maria chi l'ossequia con questa divozione del rosario? Non lasciate dunque da oggi avanti di recitarlo ogni giorno con affetto e confidenza grande. E chi l'avesse trascurato per lo passato, lo cominci da stasera per non lasciarlo più. Via cominciamo a dirlo, e diciamolo in questi giorni della missione,


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a fine che Maria ss. in questa santa missione ottenga a tutti di questo paese una vera conversione: Deus in adiutorium etc.

 




1 Prov. 8. 35.



2 De B. Virg. eserc. 3. sull'Ave Maria, n. 10.






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