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S. Alfonso Maria de Liguori Selva di materie predicabili IntraText CT - Lettura del testo |
Sentimento di pace avanti la comunione.
Ma sappiate, cristiani miei, che Gesù Cristo si protesta nel vangelo che chi perdona è perdonato: Dimittite et dimittemini. Ma chi non perdona come può sperar perdono? E come mai questo Agnello ch'è tutto pieno d'amore e pietà può entrare contento in un'anima piena di odio? Egli specialmente comandò a' sacerdoti che negassero la comunione a coloro che portano odio: Nolite dare sanctum canibus1. Per cani s'intende appunto coloro, come spiegano gli interpreti, che portano odio, simili a' cani, che son pieni di rabbia. Foris canes2, gridano gli angioli, fuori i cani da questa chiesa. Dice s. Agostino che l'odio al prossimo ci fa diventare figli del demonio; ma all'incontro dice s. Tomaso d'Aquino che il ss. sacramento, questo pane celeste,
dee farsi solamente ai figli di Dio, non già ai cani vendicativi, che son figli del demonio: Vere panis filiorum non mittendus canibus. Tremi dunque chi volesse comunicarsi coll'odio nel cuore, che non gli avvenga stamattina quel che si narra essere avvenuto ad una certa donna la quale, stando nemica con un'altra, al tempo del precetto pasquale si andò a comunicare. Il sacerdote, perché l'inimicizia era pubblica, le negò la comunione: ella, per non restare così affrontata, disse che perdonava, ma fintamente; tanto che, finita la messa, essendo andata quell'altra donna verso la porta della chiesa per ringraziarla del perdono, ella rispose allora: «Che perdono, che perdono? prima mi contento di morire sopra una forca che perdonarti». Appena disse ciò, che, diventando più nera della pece, cadde subito morta a terra e a vista di tutti, aprendosele la gola, ne uscì la particola consecrata e restò sospesa in aria, sintanto che venne un sacerdote e la prese riverentemente in una patena; e quella miserabile già morta fu poi gittata in un letamaio come un cane ad infracidarsi. Che? volete, figli miei, che ad alcuno di voi abbia a succeder lo stesso questa mattina? Chi si vuol comunicare bisogna che levi dal cuore ogni rancore ec.
Orsù ora avete da dare una bella consolazione al cuore di Gesù Cristo. Alzatevi tutti in piedi e sentitemi quel che avete da fare. Tutti avete da far pace gli uni cogli altri; e quella persona che avesse mai ricevuta qualche offesa, ella ha d'andare ad abbracciarsi con chi l'ha offesa e gli ha da perdonare per amore di Gesù Cristo. Voi, figliuoli e figliuole, andate a trovare i vostri padri e le madri, e inginocchiati cercate loro perdono di quanti disgusti loro avete dati ec. E tutti poi andate a trovare chi v'ha fatta qualche offesa, ed abbracciatevi gli uomini cogli uomini, e le donne colle donne. Via su, ubbidite, andate tutti. Pace, pace: fugga l'odio ora che ha da venire al vostro cuore il re della pace ec. E qui tutti i padri d'intorno esorteranno la gente a far pace.