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S. Alfonso Maria de Liguori
Selva di materie predicabili

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Nota delle prediche che sogliono farsi nelle nostre missioni.

 

Oltre la predica del peccato mortale (dimostrando precisamente la sua malizia, per essere disprezzo di Dio) ed oltre le tre prediche de' novissimi, cioè morte, giudizio ed inferno, che si debbono sempre fare, non si lasci di fare la predica della confessione (prima di cominciare i novissimi), nella quale si dimostri specialmente la gravezza del sacrilegio e la ruina che apporta ad un'anima il peccato di tacere le colpe nella confessione. Di più non si lasci la predica della Madonna (che si farà immediatamente dopo la predica dell'inferno), parlando principalmente della confidenza che dobbiamo avere nella protezione di questa divina madre, a lei ricorrendo per superar le tentazioni e per fare buona morte. Di più non si lasci la predica della preghiera, cioè della necessità assoluta che abbiamo di raccomandarci sempre a Dio per ottener la perseveranza nel bene e la salute eterna; ed in questa predica s'insinui al popolo il modo pratico di raccomandarsi a Dio nel levarsi la mattina e nell'andare a letto la sera, nel sentir la messa, nel far la comunione, la visita al Venerabile ed a Maria Vergine, specialmente allorché ci assaltan le tentazioni. Questa predica si faccia in ogni missione; giacché senza la preghiera non può ottenersi la perseveranza. E quando in qualche missione piccola vi fosse poco tempo, almeno nell'ultima predica della benedizione si parli a lungo della preghiera. Le altre prediche poi sono arbitrarie secondo lo spirito del predicatore, e possono essere della misericordia di Dio, dei castighi spirituali e temporali del peccato, della divina chiamata, dell'importanza della salute, della vanità de' beni e mali temporali a confronto de' beni e mali eterni, del numero de' peccati o sia dell'abbandono di Dio (questa predica anche è di gran profitto per la perseveranza de' peccatori che si convertono), dell'impenitenza finale, dello scandalo e della perseveranza, che si farà nell'ultima predica della benedizione.

 




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