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S. Alfonso Maria de Liguori
Selva di materie predicabili

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Esempio del sermone a' fratelli della congregazione.

 

Venerunt... mihi omnia bona pariter cum illa1. A tempo di Noè in quel gran diluvio morirono tutti gli uomini, appena si salvarono otto persone nell'arca. Ai tempi nostri il diluvio non d'acque ma dei peccati inonda continuamente la terra, e da questo pochi ne scampano, parlando specialmente degli uomini secolari; appena ne restano salvati quelli che ricoverano in qualche arca di salute, cioè in qualche congregazione della Madonna. Vedrete in un paese molti secolari: tra costoro chi ne troverete che stia in grazia di Dio? appena ci troverete alcuno che frequenta la congregazione. Fratelli miei, voi siete stati già alla missione, ed in questa spero che Dio v'abbia illuminati a conoscere non esservi altro bene e fortuna in questa vita che salvarsi l'anima. Il mondo chiama felice chi è ricco, chi è onorato, e chiama infelice chi è povero e disprezzato: ma la verità si è che chi sta in grazia di Dio e si salva, questi solamente è felice; e chi vive nemico di Dio e si danna è misero ed infelice. Tra quattro giorni gli verrà la morte, e il tutto finirà. E che servirà ad uno l'aversi guadagnato tutto il mondo, se morendo perde l'anima e se ne va a piangere per tutta l'eternità all'inferno? Or voglio farvi vedere, fratelli miei, quanta speranza ha di salvarsi chi frequenta la congregazione della Madonna.

 

Quando un secolare mi domanda che ha da fare per salvarsi io non so consigliargli mezzo più utile e sicuro che l'andare alla congregazione. La congregazione è un mezzo che comprende i mezzi più utili per la salute eterna; onde un fratello di congregazione giustamente può dire: Venerunt mihi omnia bona pariter cum illa. Primieramente è un gran mezzo per salvarsi ad un secolare il sentire spesso la parola di Dio. All'incontro i s. padri danno per dannato chi la disprezza; poiché le pecorelle di Gesù Cristo volentieri sentono la sua voce, ch'egli fa lor sentire per mezzo de' sacerdoti: Oves meae vocem meam audiunt2. La ragione si è, perché quei secolari che stanno applicati alle faccende del mondo e che non sentono prediche facilmente si scordano dei beni e dei mali dell'altra vita; e perciò si abbandonano poi ai piaceri di questa terra e vivono e muoiono in peccato. Ma chi va alla congregazione, sentendo ricordarsi la morte, il giudizio, l'inferno, l'eternità, facilmente resiste poi coll'aiuto di Dio alle tentazioni che l'assalgono. Che perciò dice lo Spirito santo: Memorare novissima tua, et in aeternum non peccabis3.

 

Per secondo, affin di mantenersi in grazia di Dio un secolare, è necessario che frequenti i sacramenti: questi sono il cibo dell'anima che la conservano in vita: specialmente la s. comunione, la quale chiamasi pane; perché siccome il pane terreno conserva la vita del corpo, così questo pane celeste conserva la vita dell'anima. Ciò insegna il concilio di Trento, dicendo: «Il ss. sacramento dell'altare ci libera da' peccati veniali e ci preserva da' mortali».

 

Per terzo, chi viene alla congregazione della Madonna è arricchito di grazie da questa divina Madre, per mezzo della quale il Signore tutte


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le grazie dispensa: Mecum sunt divitae, ella dice, ut ditem diligentes me. Scrive s. Bonaventura: Qui acquirit gratiam Mariae agnoscetur a civibus paradisi; et qui habet characterem eius adnotabitur in libro vitae. Ciò particolarmente dee intendersi de' fratelli della congregazione di Maria, de' quali l'essere scritti nel libro della congregazione può dirsi lo stesso che l'essere scritti nel libro della vita, purché sieno perseveranti in andare alla congregazione ed in osservar le regole; mentre a che serve l'essere scritto nella tabella a chi non viene alla congregazione o, se ci viene, non frequenta i sacramenti, ch'è la regola più importante? Taluni vengono alla congregazione non per onorare la Madonna né per salvarsi, ma per dominare, per amministrare; e perciò alle volte mettonsi a gridare e contendere nella congregazione peggio che se fossero in una casa di giuoco. Chi fa così è meglio che non ci venga.

 

Pertanto raccomando ad ognuno primieramente di frequentar la congregazione e non lasciarla per cose da niente, come fanno alcuni, che per giocare o per andare a spasso o per ogni piccolo affare lasciano d'andarvi, ed interrogati perché, rispondono: Padre mio, ho avuto che fare. Ma, figlio mio, io ripiglio, sappi che in questo mondo fra tutti i tuoi negozj non hai negozio più importante che il salvarti l'anima; se perdi questa, hai perduto tutto. Dimmi: lasceresti tu un guadagno di mille ducati per trattare un affare di dieci grana? E così ec. Si perda tutto e non si perda l'anima. Quando viene la domenica, fratelli miei, lasciate tutto e andate alla congregazione. E sappiate che la Madonna non ve ne farà patir danno: Domestici eius vestiti sunt duplicibus1. Si dice che i servi di Maria sono vestiti in due vesti, cioè son provveduti di due fortune, spirituale e temporale. Inoltre vi raccomando, venendo poi alla congregazione, di non lasciare la confessione e la comunione, secondo ordina la regola; altrimenti se ci venite in peccato e ve ne uscite in peccato, a che vi gioverà la congregazione? In ultimo luogo vi raccomando di venire alla congregazione a solo fine di far le vostre divozioni. Ognuno si metta al suo cantone, faccia l'ubbidienza ed eseguisca l'officio che gli è dato ed intenda di venire alla congregazione solo per salvarsi l'anima. Fate così, e vedrete che la Madre di Dio vi proteggerà in quanto all'anima e in quanto al corpo. E particolarmente poi in punto di morte ella vi assisterà da madre. Oh che consolazione reca in morte l'aver servito a Maria! Riferisce il p. Binetti2 che assistendo egli ad un moribondo divoto alla Madonna, questi prima di morire gli disse queste parole: «O padre mio, se sapeste qual contento io sento per aver servito alla Madre di Dio! Io non saprei spiegare l'allegrezza che sento in questo punto». E così morì con una pace di paradiso. E specialmente io penso che faranno una morte consolata i fratelli che han frequentata la congregazione di Maria. Il duca di Popoli, il quale dicea che quante grazie avea ricevute da Dio, tutte gli erano state dispensate per mezzo di Maria per aver frequentata la sua congregazione, in punto di morte si chiamò il figlio e disse: «Figlio mio, frequenta


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la congregazione della Madonna; questa è la più grande eredità che io possa lasciarti, questa ti lascio».

 




1 Sap. 7. 11.



2 Io. 10. 27.



3 Eccli. 7. 40.



1 Prov. 31. 21.



2 Perfez. di N.S. c. 31.






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