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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

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  • LIBRO PRIMO   CONDIZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE DELLA SICILIA
    • Capitolo II. CENNI STORICI
        • § 39. — La Deputazione del Regno.
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§ 39. — La Deputazione del Regno.

Stando le cose in tal modo, il Parlamento stesso e tutti quegli istituti che erano di salvaguardia e di garanzia alla sua autorità, non servivano che ad assicurare la potenza e prepotenza dei baroni45. Tale era la tanto vantata Deputazione del Regno: comitato permanente tratto dal seno del Parlamento, composto di dodici membri, quattro per ogni braccio, e che aveva ufficio di sorvegliare l’osservanza dei privilegi dell’Isola, l’applicazione delle Leggi, ossia Capitoli votati dal Parlamento, e di provvedere fra un Parlamento e l’altro, secondo le norme stabilite dal Parlamento stesso, alla riscossione dei donativi votati, e all’impiego di quelli che erano da spendersi nell’Isola46.

Del resto non deve neppure esagerarsi la potenza e l’efficacia del Parlamento e della sua Deputazione di fronte al Governo. Il La Lumia nell’opera citata47 descrive le arti tradizionali colle quali i vicerè spagnuoli cercavano d’influire sulle deliberazioni del Parlamento. I membri della Deputazione che prima erano eletti dal Parlamento, vennero poi nominati dai Vicerè con questo solo che ne dovessero far parte i capi dei tre bracci.48 Ciò nonostante non si può negare che il Parlamento. e sopratutto la Deputazione del Regno non sia stata in alcuni casi efficace salvaguardia dei diritti e privilegi della Sicilia in quanto erano rappresentati da quelli della nobiltà. In più casi, essa si oppose con energia e successo all’imposizione di tasse non votate o votate irregolarmente dal Parlamento49. E per l’ultima volta nel 1788, quasi alla vigilia della rivoluzione napoletana del 1799 che cacciò Ferdinando di Borbone da Napoli in Sicilia, questi, avendo voluto applicare una tassa approvata dal solo braccio demaniale, non trovò che tre fra i deputati del Regno i quali accettassero l’incarico di applicarla. Alla opposizione della maggioranza del Parlamento e della Deputazione, corrisposero atti di resistenza nella popolazione, si sa come la cosa sarebbe andata a finire, se il re, profugo da Napoli, ridotto al solo appoggio dei Siciliani, non avesse rinunziato alle sue pretese50. Però, questa vigilanza ed energia del Parlamento e della sua deputazione, si manifestavano solamente in via eccezionale.

 

 




45 La Lumia, op. cit., vol. II, pag. 73. — Orlando, op. cit., pag. 169 e passim.



46 Mongitore, op. cit., vol. I, pag. 85.



47 Vol. II, pag. 71. — Vedi pure Palmieri, op. cit., pag. 72.



48 Mongitore, op. cit., vol. I, pagg. 84 e 85.



49 La Lumia, op. cit., vol. II, pagg. 71-73. — Vedi pure: Starrabba, Il Conte di Prades e la Sicilia. Palermo, 1872. — Palmieri, op. cit., pag. 64.



50 Palmieri, op. cit., pag. 72.






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