§ 109. — Difficoltà di
trovare in Italia un personale sufficentemente numeroso colle qualità
necessarie per la Sicilia.
Se non che, assicurati pure i
vantaggi maggiori al personale inviato in Sicilia, dove si troveranno le
persone dotate dei requisiti necessari per farvi buona riescita? Certamente non
mancano nel personale amministrativo e giudiziario d’Italia numerose persone
superiori ad ogni elogio; ma se si manda in Sicilia tutto quello che fa
bisogno, che cosa rimane nelle province del Continente, specialmente nelle
meridionali, che sotto questo come sotto molti altri aspetti, hanno le medesime
necessità che la Sicilia? La quistione del personale è comune a tutta Italia,
la quale ha urgente bisogno che la media dei funzionari di ogni ordine sia di
gran lunga superiore all’attuale, per ingegno, dottrina e moralità; ed alla
soluzione di tale questione è subordinata, a parer nostro, quella di tutte le
altre in Italia, giacchè poco vale fare le leggi quando non si sa come saranno
applicate. È quistione di ordinamento, di stipendi, di disciplina, di
repressione. Ma a quanto pare, la nostra opinione sulla sua importanza non è
generalmente divisa, giacchè, in quanto riguarda gli stipendi, si è
recentemente provveduto in parte per coloro che ne abbisognano meno, riservando
ad altro tempo il provvedere agli altri; riguardo alla riforma generale, per
adesso non ci si pensa nemmeno. Una proposta sopra riduzioni necessarie nel
numero dei tribunali, ed in conseguenza del personale giudiziario, è sparita
tempo addietro senza lasciar tracce, davanti alle minacce d’interessi locali
offesi. Ad ogni modo, converrà che la Sicilia aspetti per aver rimedio ai suoi
mali, che la quistione del personale sia risoluta in Italia, e questo ci fa pur
troppo temere che per adesso il ragionare dei mali della Sicilia sia fare
teoria pura.
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