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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE PRIMA                       CONDIZIONI ATTUALI
      • Capitolo II.   ZONA INTERNA E MERIDIONALE
        • § 12. — Estensione dei poderi.
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§ 12. — Estensione dei poderi.

Varia molto, secondo i luoghi, l’estensione che si a coltivare ad ogni terratichiere o metatiere, e che costituisce un’aia. Ad un uomo che non abbia che una zappa e le proprie braccia si concederà da 40 are a 1 ettaro di terra. A chi abbia due muli si daranno da 4 ad 8 ettari di terra. Il contadino che ha un solo mulo si associa con un altro come lui, oppure essi si prestano a vicenda il mulo per compiere i lavori. Il terratichiere e il metatiere possiedono generalmente almeno un asino o un mulo; quasi mai un bove o una vacca, fuorchè talvolta nella piana di Catania, o in qualche località ristrettissima e dove il fondo coltivato sia nelle vicinanze alberate della città.

Come già dicemmo, il contratto di metaterìa va sostituendosi in molti luoghi al terratico: questo predomina ancora nel Messinese; e invece è più comune la metaterìa nelle provincie di Trapani, Palermo, Girgenti e Caltanissetta.

 

Piccolo fitto in denaro.

Torneremo più sotto a parlare della condizione economica e sociale dei metatieri e de’ terratichieri, dovendo ora, per meglio completare il quadro dell’amministrazione dei latifondi in Sicilia, dar qualche cenno intorno alla classe degl’impiegati del feudo, che vengono direttamente stipendiati dal gabellotto. Ma prima di lasciare l’argomento dei contratti colonici, dobbiamo avvertire che in alcuni luoghi, come nei territori di Trapani, Salemi, Leonforte, Piazza ed altri, si riscontri talvolta anche nell’aperta campagna e lontano dall’abitato, il sistema di affittare ai contadini la terra in piccoli appezzamenti contro canone in denaro, per tre, quattro o sei anni. È questa però l’eccezione, e ci riserviamo di riparlare del fitto in denaro ai contadini, quando tratteremo dei fondi, cioè delle proprietà medie e piccole nelle vicinanze delle città; — la sola differenza essendo che mentre nei feudi e latifondi il fitto al contadino è quasi senza eccezione un subaffitto fatto dal gabellotto del feudo, pei fondi invece presso le città è per lo più un fitto che il contadino prende direttamente dal proprietario.

 

 




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