Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE PRIMA                       CONDIZIONI ATTUALI
      • Capitolo II.   ZONA INTERNA E MERIDIONALE
        • § 18. — Mezzadrìe presso le Petralìe.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

§ 18. — Mezzadrìe presso le Petralìe.

Negl’immediati dintorni delle due Petralìe, e presso le borgate rurali, che, cosa rara in Sicilia, si trovano nel territorio di quei Comuni, si pratica una forma di metaterìa che ha strettissime attinenze colla mezzadrìa toscana. Vi troviamo le colture legnose intercalate colla granicoltura, come pure in mezzo ai campi qualche casa rurale, che serve di abitazione ai mezzadri: questi perdurano molti anni sullo stesso podere, cogli stessi patti; e il prof. Giulio Carapezza, alla cui cortesia andiamo debitori delle notizie intorno a questa forma ristretta ed eccezionale di mezzadrìa, ci assicura che ciò succede non di rado anche per più generazioni di seguito.

Vi si dividono i prodotti dei campi a metà, e lo stesso mezzadro del campo partecipa egualmente nel raccolto delle vigne, e qualche volta pure di altre piante arboree. Però quando i vigneti sono giovani o per le condizioni del terreno molto produttivi, il contadino riceve un solo terzo del raccolto.

In alcuni di questi fondi si alleva bestiame bovino, e in qualche raro caso anche il pecorino. Nel primo caso il proprietario compra l’animale in conto sociale, e a metà profitti e perdite; soltanto viene ascritta a debito al colono una somma alquanto superiore alla metà del prezzo di compra, somma sulla quale non correrebbero frutti, e che il proprietario si riprende alla prima vendita di animali sociali. L’intiero mantenimento della bestia spetta al mezzadro, il quale inoltre nell’agosto di ogni anno paga al proprietario 20 tarì (L. 8.50) per ogni vacca da lavoro, e un’onza (L. 12.75) per ogni giovenco che s’aggioghi per la prima volta, e due onze per ogni bove da lavoro: ma è raro il caso che si tengano giovenchi o bovi. I latticinii si dividono a metà. — Per le pecore invece il mezzadro, che non ne abbia in proprio, prende a censo, ossia in affitto, una parte del gregge del proprietario, pagandogli 3 tarì (L. 1.27) per ogni pecora; dovrà soltanto restituire un numero eguale di animali allo scioglimento della società, la quale è una vera mandra per le spese239 in cui le spese e i prodotti vengono divisi tra i soci pro rata del numero di animali posseduti da ciascuno. I mezzadri posseggono in generale un maiale e qualche gallina.

In queste colonìe ritroveremmo dunque alcuni tra i principali caratteri della mezzadrìa toscana, cioè abitazione del colono sul fondo, continuità di durata del contratto colla stessa famiglia colonica, varietà di colture nello stesso podere, e — in grado però alquanto minoreuniformità dei patti per le varie colture, loro stabilità per l’impero della consuetudine, e allevamento di bestiame bovino in conto sociale tra il mezzadro ed il proprietario.

È questo il solo esempio di qualche importanza che ci sia stato dato di ritrovare di tale forma di mezzadrìa in tutta la zona di cui discorriamo. La condizione di quei mezzadri delle Petralìe è abbastanza prospera, se si paragona a quella degli altri metatieri dei feudi, e dei giornalieri. Se non lo è di più si deve ascrivere alla funesta smania che hanno quei contadini di prendere moglie ancora giovanissimi, e di sciogliere subito le società famigliari — e questo è un guaio che comincia a mostrarsi anche in Toscana — e inoltre all’esser molti di quei poderi troppo piccoli per bastare al mantenimento di una famiglia; donde l’uso nei mezzadri, oramai quasi generale, di assumere oltre il proprio podere, la coltivazione a metaterìa di qualche appezzamento nei prossimi feudi; il che, come ci scrive il prof. Carapezza, «se talvolta per la ristrettezza del fondo è una necessità, si traduce sempre in poca cura nel coltivare».

 

 




239 Vedi sopra § 4.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License