§ 27. — Terratichieri.
La condizione economica del terratichiere
differisce poco o nulla come regola generale, da quella del metatiere. Nei
luoghi però dove si richiede da lui un qualche maggiore capitale come garanzia
per l’adempimento preciso dei suoi impegni, e ciò perchè la sua posizione è
alquanto meno dipendente e meno soggetta a sindacato di quella del metatiere,
vediamo là il terratichiere occupare un posto economicamente un po’ più
elevato; ma ciò dipende più dal fatto d’avere egli qualche animale di più o
qualche piccolo censo in proprio da prestare come garanzia, che non dalle forme
stesse del contratto di terratico. Egli corre maggiormente il rischio delle
buone e delle cattive annate che non il metatiere; e dopo uno o due anni di
magre raccolte si trova spesso affatto rovinato e sopraccarico di debiti.
Per completare il quadro delle classi agricole di
Sicilia, dobbiamo avvertire che vi è in alcuni luoghi un numero di borgesi
agiati, che posseggono più coppie di muli o di bovi, e fanno l’industria
d’intraprendere i lavori di aratura dei maggesi, sia contro un pagamento a
giornata, che varia da 6 a 12 lire, oppure con patti molto vari di pascolo, di
pagamento in denaro o in generi, o di partecipazione per 1/4 nel prodotto di
grano dell’anno futuro.
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