§ 37. — Termini.
Non ci fermeremo nei folti oliveti che circondano
il golfo di Termini, bastandoci di avvertire che mentre nei contratti agricoli
non vi è nulla di nuovo da segnalare, troviamo però a Termini stessa un
notevole progresso nella fabbricazione e nella depurazione dell’olio, di fronte
al resto della Sicilia, dove si lasciano marcire le olive ammucchiate,
coll’illusione di poterne così trarre maggior quantità d’olio, e col resultato
certo di ottenere un prodotto grasso e fetido e di basso valore.
S’incontra pure sulla costa qualche contratto a
migliorìa per le vigne, che qui si tengono a pergolato, mentre in tutto il
resto della Sicilia sono tenute basse, con o senza sostegni. Questi contratti
consistono nel concedere appezzamenti di terra contro un fitto in grano, per 15
o 16 anni a un contadino, che si obbliga di piantarci le viti, e gode del
prodotto di queste fino alla scadenza del contratto; alla quale epoca tutto
torna al proprietario, senza che questi debba alcun compenso per i
miglioramenti trovati nel fondo.
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