PARTE
SECONDA
CARATTERI ECONOMICI DEI CONTRATTI AGRICOLI SICILIANI
Capitolo I.
LA
PARTECIPAZIONE DEL LAVORANTE AL PRODOTTO
§ 60. — Argomento e
divisione della 2a parte.
In questa seconda parte ci prefiggiamo di
esaminare brevemente alla luce dei principii generali dell’Economia politica,
le varie forme di contratti agricoli praticate in Sicilia.
Abbiamo potuto vedere nella prima parte, quante
varietà di forme di contratti agricoli si trovino nell’Isola, e come allo
stesso tempo i contadini stiano male più o meno dappertutto, e abbiano ragione
di temere danni maggiori per l’avvenire. Si dovrà dunque dire che la forma del
contratto agricolo non abbia influenza sulla condizione del contadino, e che
questa dipenda esclusivamente dalle condizioni del mercato riguardo all’offerta
e alla domanda di capitale e di lavoro? — È questa la questione che dobbiamo
studiare; se, cioè, e come le diversità di forma del contratto agricolo possano
in sè presentare una guarentigia per il lavorante, nella lotta tra i diversi
fattori della produzione. In altre parole dobbiamo esaminare, se l’ammontare
del compenso che il lavorante ritrae dal suo lavoro, come pure tutta la
condizione sua morale e sociale, non dipendano in buona parte dalle modalità
contrattuali con cui questo compenso giunge nelle sue mani. E per ciò fare in
modo pratico e senza allontanarci dal nostro argomento principale, analizzeremo
di volo, nelle loro conseguenze economiche e sociali, le diverse forme di contratti
che si praticano nell’industria agricola in Sicilia, fermandoci più
specialmente sulle tre categorie maggiori, che si possono classare sotto le
rubriche di — partecipazione, affitto e salario. Cominciamo dalla
partecipazione.
|