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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE SECONDA                       CARATTERI ECONOMICI DEI CONTRATTI AGRICOLI SICILIANI
      • Capitolo I.   LA PARTECIPAZIONE DEL LAVORANTE AL PRODOTTO
        • § 61. — Partecipazione del lavorante al prodotto.
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§ 61. — Partecipazione del lavorante al prodotto.

La retribuzione data al lavoro sotto forma di partecipazione del lavorante al prodotto, è nell’industria agricola un fenomeno assai generale in Italia, e di cui si ritrovano esempi dappertutto, dalle Alpi fino al Lilibeo. Reputiamo quindi che qualunque studio intorno alle diverse modalità di tale partecipazione, abbia un interesse speciale per noi Italiani, a qualunque provincia si appartenga; ed inoltre che è in Italia, e precisamente dall’osservazione delle condizioni così varie delle nostre popolazioni rurali, che meglio si possono trarre delle illazioni scientifiche intorno ai vantaggi ed ai difetti di questa forma di retribuzione del lavoro; forma che tanto è stata da alcuni magnificata all’estero come panacea per tutti i mali della classe lavoratrice, e come chiave di tutte le questioni sociali, e da altri assalita come una innovazione inutile, inefficace e pericolosa.

La partecipazione del lavorante al prodotto è forse la forma più primitiva, e certamente la più semplice, di repartizione del valore del prodotto tra i diversi fattori della produzione. Il proprietario e il lavorante, oppure il capitalista e il lavorante, avendo messo in società per un determinato scopo di produzione rispettivamente la terra, il capitale o il lavoro, si dividono poi il prodotto in natura nella misura diversa della contribuzione di ciascuno verso il conseguimento del resultato comune. Abolita la schiavitù, era questa la forma più naturale di organizzazione industriale, e la vediamo difatti al cadere dell’Impero Romano diffondersi in tutta Europa, applicandosi specialmente all’industria agricola: ad essa invero si adattava più particolarmente, a cagione della poca parte che vi ha il capitale nei primi stadi dell’agricoltura, della minore necessità che vi è in essa di fronte alle altre industrie di una divisione del lavoro, e del potersi i prodotti agricoli consumare più direttamente dal lavorante, bastando a mantenerlo, anche indipendentemente da qualunque organizzazione commerciale. Ma col crescere delle industrie di ogni natura, col moltiplicarsi degli scambi che permetteva e richiedeva una maggiore divisione di lavoro, e quindi colla maggiore specificazione delle industrie che sempre più aumentava i rischi della produzione, la semplice repartizione in natura del prodotto tra il lavoro e il capitale non poteva più bastare come forma di organizzazione industriale, e fu necessario appigliarsi a nuovi sistemi, tra cui primeggia quello della retribuzione del lavorante per mezzo del salario. Parleremo poi più particolarmente del salario, ma possiamo fin da ora notare quali sono gl’inconvenienti maggiori che di fronte a esso presenta il sistema della partecipazione, nella sua forma semplice e primitiva.

 

 




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