Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE TERZA                       RIMEDI E PROPOSTE
      • Capitolo I.   L’AZIONE DELLO STATO
        • § 88. — Finanza.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

§ 88. — Finanza.

Lo stato della finanza pubblica ha pure una potente influenza sulla condizione delle classi lavoratrici, e in Italia su quella specialmente della classe agricola, poichè l’agricoltura è l’industria nostra meglio impiantata, più sicura e più prospera. È quindi anche con una buona amministrazione finanziaria che lo Stato può giovare, e sovrattutto può evitare di nuocere, come fa, ad un progressivo miglioramento della situazione economica dei contadini.

A parte la questione della gravità delle imposte, che inceppa così evidentemente il libero sviluppo dell’industria nazionale, e che è conseguenza di una improvvida gestione del danaro pubblico, ogni imprestito fatto dallo Stato, dalle Provincie, o dai Comuni, e con ogni garanzia d’interessi che faccia lo Stato direttamente o indirettamente in favore di alcune imprese particolari, sono altrettanti interventi illegittimi in favore del capitale nella lotta tra esso e il lavoro. Lo Stato interviene col ritirare altrettanto capitale dalla concorrenza dei capitali nel mercato; e mantenendo artificialmente alto il saggio dell’interesse, nuoce alla società e dal punto di vista della produzione e da quello della distribuzione; da una parte rovina ogni industria e danneggia così indirettamente il lavoro col togliergli impiego, e dall’altra rende impossibile ogni efficace azione dei lavoranti per ridurre coll’accordo il saggio dei profitti del capitale, ad aumento della retribuzione del lavoro. Finchè si continuerà a ritirare forti somme dalla concorrenza sul mercato col garantir loro interessi elevati, quale sarà il capitale che vorrà darsi alle industrie, le quali sempre importano un grave rischio, mentre potrà fruttare comodamente e sicuramente col semplice impiego in valori pubblici o garantiti, in cui non pagherà imposte di sorta? E il sole che riscalda il nostro suolo è, come fu detto, il carbon fossile d’Italia; e la maggior parte dei capitali tolti all’industria sono tolti all’industria agricola.

Del resto l’influenza della buona finanza sulle condizioni della classe rurale è per tante ragioni così evidente, che non ci fermiamo a maggiormente spiegare questo punto, e passiamo a discorrere di tutti quei modi in cui a quelle condizioni si potrebbe giovare con riforme nella nostra legislazione. L’argomento è così vasto, che non possiamo che accennare di volo alle questioni principali, ai dubbi, alle riforme che si propongono e a quelle che reputiamo inefficaci o inaccettabili. E procedendo con ordine diremo prima delle leggi d’imposta, quindi di quelle sui contratti, e in terzo luogo delle Opere pie.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License