Capitolo
supplementare.
IL
LAVORO DEI FANCIULLI NELLE ZOLFARE SICILIANE
§ 132. — Argomento.
Non tratteremo nelle seguenti pagine delle zolfare
siciliane dal punto di vista puramente economico o industriale, ma da quello
umanitario, dicendo più specialmente del lavoro dei fanciulli che vi sono
impiegati. Il nostro intento è soltanto di recare una testimonianza di più a
schiarimento dei termini di fatto di una questione già stata dibattuta nei
giornali, e che il maledetto spirito di partito, che tutto infesta in Italia,
ha fatto il possibile per intorbidare. Siamo giunti a questo; di vedere un
partito che si dice progressista e democratico, adoperarsi a tutt’uomo a
soffocare una questione umanitaria, e ciò per la buona ragione che prime ad
inalzar la voce a difesa degli oppressi furono persone appartenenti al partito
politico opposto. Esporremo soltanto e senza commenti i fatti che abbiamo veduto
coi nostri occhi in parecchie miniere grandi e piccole situate in luoghi
diversi delle due provincie di Girgenti e di Caltanissetta, fatti che possiamo
attestare a quei partigiani esagerati della scuola economica che prende nome da
Adamo Smith, i quali per amore dei principii assoluti ed a priori,
negano che avvenga o che sia nemmeno possibile che avvenga, quello che avviene
ogni giorno in centinaia di miniere al cospetto di tutti, e che in Sicilia non
è ignorato da nessuno.
Le zolfare in Sicilia.
Le miniere di zolfo in Sicilia variano moltissimo
le une dalle altre per il numero, la lunghezza e la profondità delle gallerie
di estrazione, a seconda delle grandi varietà di giacimento degli strati del
minerale, e anche dello sminuzzamento della proprietà del suolo alla
superficie. I metodi però di estrazione dello zolfo sono simili in quasi tutte
le miniere, ed eguale è pure la condizione dei minatori, tanto uomini che
ragazzi, così nelle zolfare grandi come nelle piccole. Solo in alcune poche e
grandissime, si sono scavati pozzi verticali di estrazione per tirar fuori il
minerale con macchine di vario genere; e talvolta pure vi si vede qualche rara
galleria a leggiero declivio, per cui si estrae il minerale sopra carrette che
corrono su rotaie, e che sono o spinte a braccia, o mosse per trazione
funicolare da argani situati alla bocca della miniera.
Impiego dei fanciulli.
Però
anche nelle zolfare dove l’estrazione del minerale fino alla bocca della
miniera si faccia in tutto o in parte con mezzi meccanici, il lavoro dei
fanciulli si adopera per il trasporto dello zolfo dalle gallerie di escavazione
fino al punto dove corrisponde il pozzo verticale o la galleria orizzontale;
come pure sopra terra per il trasporto del minerale dal luogo ove resta ammucchiato
in casse, fino al calcarone, ossia la fornace dove vien fuso. In
moltissime gallerie però di queste stesse grandi miniere, e in genere in tutte
le altre zolfare della Sicilia, il lavoro di fanciulli consiste nel trasporto
sulla schiena, del minerale in sacchi o ceste, dalla galleria dove viene
scavato dal picconiere, fino al luogo dove all’aria aperta si fa la basterella
delle casse dei diversi picconieri, prima di riempire il calcarone327.
Contratti coi picconieri.
Il lavoro dei picconieri, cioè dei
minatori che col piccone rompono la roccia che contiene lo zolfo, viene pagato
a fattura, ossia a tanto per cassa, il picconiere dovendo consegnare il
minerale sopra terra nella prossimità dei calcaroni, e ammucchiato sul
luogo che gli vien designato dai capimastri della zolfara. Nelle zolfare
maggiori l’amministrazione tratta però generalmente non coi singoli picconieri,
ma con dei capipartito o partitanti; i quali alla loro volta
stipulano patti diversi coi singoli picconieri. A questi partitanti si
concede pure talvolta oltre il prezzo convenuto per le casse di minerale, una
compartecipazione nello zolfo che si ritrarrà da quelle casse, finita la
fusione nel calcarone. Ciò si fa per poter diminuire le spese di
sorveglianza ed evitare le frodi, sia nella qualità del minerale di cui si
formano le casse, sia nel modo di ammucchiarlo per aumentarne apparentemente la
quantità. Il partitante dà ai singoli picconieri lo stesso acconto che
riceve lui sulle casse di minerale, riservando per sè il guadagno della
compartecipazione nello zolfo fuso; o più spesso dà loro qualcosa di meno anche
sul prezzo delle casse; oppure li paga a giornata, ma calcolando questa a tanti
viaggi di ragazzo. Con quest’ultimo mezzo egli può meglio sindacare la quantità
e la qualità del minerale che produce ogni picconiere, poichè volta per volta
esamina la cesta del ragazzo, e lo rimanda indietro quando il contenuto non sia
di sua soddisfazione: è poi naturalmente il ragazzo quello che ne busca.
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