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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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41. A MONSIGNOR CASIMIRO ROSSI1 

arcivescovo di Salerno.

 

Dimanda alcune facoltà per missioni e monasteri di monache.

 

 Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

 

[CIORANI, 26 DICEMBRE 1739.]

 

Illmo e Rmo Sigre Sigre e Pne col.mo,

 

Sono con questa a pregare V. S. Illma di due cose circa le facoltà. La prima: si ricorderà V. S. Illma che per quel sacerdote diocesano (a cui terminano fra breve le facoltà di confessare, da sei mesi concessegli) Ella mi concesse la proroga sinché dureranno le missioni. Or, comecché simil caso accadrà più volte e già accadrà in fatti, come ho inteso, nelle missioni imminenti per alcuni confessori, pertanto prego V. S. Illma a concedermi anche per l'avvenire, in simil caso l'istessa proroga ai confessori approvati, per quel tempo solamente che m'aiutano in missione.

L'altra cosa: la sera che fui in Salerno, mi pare che V. S. Illma già mi concesse, ch'io potessi avvalermi di chi meglio stimassi per farmi aiutare a confessare ne' monasteri di monache; ma perché in detta sera io stava cosi stordito, che nemmeno poi mi ricordai come e che cosa io le domandai circa ciò, ora prego V. S. Illma, per mia quiete, a spiegarmi che mi concede la facoltà di confessare ne' detti monasteri, e far confessare chi stimo a proposito, coll'istesse facoltà delle missioni già datemi, quando occorrerà trovarmi a fare esercizî, se prediche ne' suddetti monasteri.

Per maggiore mia quiete e meno suo incomodo, basterà, e la prego, che qui sotto mi mandi a dire, che mi concede le suddette


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dette facoltà. E baciandole umilmente i piedi, resto confermandomi (Viva Gesù, Maria, Giuseppe!)

 D. V. S. Illma e Rma

 

 Umo, devmo ed obblmo servitore

ALFONSO DE' LIGUORI del SSmo Salvatore.

 

 L'Arcivescovo rispose nella stessa lettera: " Si concedono le due richieste facoltà, come sono espresse nella presente lettera Oggi, 28 dicembre 1739.

Casimiro, arcivescovo."

 

Conforme all'originale che si conserva nell'archivio nostro generalizio di Roma.




1 Casimiro Rossi, nato in Napoli il dì 11 marzo 1685, fu prima vescovo di Taranto, poi dal 5 maggio 1738 arcivescovo di Salerno, ove morì l'anno 1759.




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