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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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297. AI PADRI E STUDENTI DELLA CONGREGAZIONE.

Questa lettera fu scritta, in nome del Santo, dal P. D. Fabrizio Cimino. Li avvisa della richiesta fattagli di mandar missionarî in Asia per la conversione di vari popoli nestoriani.

 

Viva Gesù, Maria, e Giuseppe!

 

NOCERA, 18 LUGLIO 1758.

 

Padri e Fratelli in Gesù Cristo, mi vien ordinato dal nostro Padre passare avviso alle RR. VV. com'egli è stato richiesto di giovani per le missioni straniere dell'Asia,


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ove vari popoli di setta Nestoriana han domandato con premurose istanze essere ammaestrati ne' Dommi cattolici, per unirsi alla Chiesa Romana, in cui la grazia del Signore fa conoscere trovarsi l'eterna salute.

Ecco già aperto un vasto campo, ove la messe si fa vedere già bionda, e non aspetta che zelanti operarî per esser recisa. Io vi presento quella povera gente, da una parte cogli occhi bagnati di lagrime, in atto supplichevole di alzar le voci al celeste Padrone che si degni mandarglieli, e dall'altra, colle braccia aperte verso le RR. VV., che pregano di sgombrarli da quell'ignoranza, in cui con perdita tanto considerabile vivono da più di mille e trecento anni.

Non vogliono ricorrere a' loro maestri, per timor di restare ingannati; ma si portano alle RR. VV., che considerano veri ministri della divina sapienza. Vi cercano sol quanto gli basta per ricoverarsi nel seno della S. Chiesa: cose che agli altri con tanta abbondanza donate, e di cui essi vivono in una estrema penuria.

Vi supplicano di non istimar meno le anime loro di quelle de' nostri, giacché il Creatore è stato lo stesso, la sostanza è la medesima, e non men noi ch'essi debbon avere parte nel sangue del Divin Redentore; che anzi una certa specie di giustizia deve spignerci a portar a quei paesi la luce della verità, poiché di a noi venne.

Se vi spaventa il viaggio, vi promettono un'amorosa accoglienza; se vi atterriscono gl'incomodi, v'assicurano d'una doviziosa raccolta; se vi sgomentano gli stenti, v'accertano una eterna ricompensa: e perché, PP. e FF. miei, non soccorrerli?

Son certo che più d'uno esporrà i suoi desideri al Padre nostro, per non farsi cader quella corona che il Signore gli mette nelle mani, e di cui desidera veder tutti fregiati nella patria celeste.

In fine, raccomandandomi alle vostre orazioni, divotamente vi bacio le sacre mani. Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

 

Delle RR. VV.

Servo e fratello in Gesù Cristo

Fabrizio Cimino del SS. Redentore.




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