- VOLUME I
- 359. A D. NICOLÒ PENTIMALLI IN S. EUFEMIA, DIOCESI DI MILETO.
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359. A D. NICOLÒ PENTIMALLI IN S. EUFEMIA, DIOCESI DI MILETO.
Esprime
il gran dolore provato per la morte del fratello di lui, e lo ringrazia della
carità usata agli altri Padri.
Viva
Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA,
28 NOVEMBRE 1761.
Illmo
Sigre Sigre mio e Pne colmo,
Non
so s'è stato maggiore il dolore mio che quello di V. S. Illma, nella morte di
suo fratello [il P. D. Francesco Pentimalli].1 Sia sempre fatta la
divina volontà!
La
ringrazio poi sommamente di tanta carità fatta a' nostri Padri la prego a dar
loro animo, se si trovano ancora costì, e a dir loro ch'io ho scritto ad essi a
Messina, pensando che forse la mia lettera li troverebbe partiti, ed insieme ad
avvisare loro che dicano anche le messe2 per il Padre
Amarante,3 che Dio anche se l'ha chiamato.
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E di
nuovo la ringrazio di tanto affetto e carità, usata con i miei compagni. Resto
dichiarandomi per sempre,
Di
V. S. Illma
Umo
e devmo servitore vero
ALFONSO
DE' LIGUORI del SS. Redentore.
Conforme
all'originale che si trova in S. Eufemia d'Aspromonte, presso il dottore fisico
Vincenzo Pentimalli.
1 IL P. D.
Francesco Pentimalli era stato mandato, col P. D. Pietro Paolo Blasucci e due
altri Padri, nella Sicilia per fare una fondazione a Girgenti. Avendo i Padri
viaggiato per terra, sul punto di passare in Messina, dovettero far sosta,
essendo rotte le comunicazioni fra ]a Calabria e la Sicilia per sinistre voci
di peste. " Vedendo il P. Pentimalli che non potevasi andare innanzi, per
dar ristoro ai compagni, stimò far alto in S. Eufemia sua patria. Vi giunse a'
1O di novembre, né così tosto vi fu giunto che venne sorpreso da febbre cocente
tale, che in tre giorni lo tolse di vita. Fu questo colpo molto doloroso per
Alfonso. Era il Padre Pentimalli uno de' migliori operarî, ed oltre de' suoi
rari talenti, aveva tal dominio sui cuori che, volendo, li moveva a sua
voglia." Così il P. Tannoia.
2
Dopo la morte di ciascun Congregato, si dovevano applicare, da tutti i
sacerdoti dell'Istituto, cinque messe per l'anima del defunto Confratello.
3
Il P. Biagio Amarante, insigne missionario, era morto il 7 novembre nella
nostra casa di S. Angelo a Cupolo. Era nato addì 25 novembre 1772 in Nocera de'
Pagani, ed aveva fatto la sua professione il 12 luglio 1744.
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