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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
543. A SUOR BRIANNA CARAFA, NEL MONASTERO DI S. MARCELLINO, IN NAPOLI.
L'assicura che, perseverando nel presente tenore di vita, si farà Santa.
Ma V. R. con questi regali mi fa venire il pensiero o di non risponderle più, o di far la mala creanza di mandarglieli indietro.
Tutto va bene, va bene, va bene. Il Cardinale [Sersale] primieramente non vi tiene per pazza, secondo parlò con me; ma tiene che, vivendo in questo stato come ora vivete, potete farvi santa meglio che al Romitaggio [di Suor Orsola Benincasa].
Se disse qualche parola a S. Marcellino, la disse per compiacere le monache, che poco possono vedervi in questo stato.
Del resto, vi dico che proseguiate in questo stato presente abbandonata in Dio, e non pensate ad altro. L'aridità, il rossore presso le monache, i rimproveri, le ingiurie, tutte sono grazie di Dio che vi aiutano a più stringervi con Gesù Cristo.
Godo sapere che stiate quieta in mezzo alle umiliazioni. Prego Dio che vi dia perseveranza, e vi farete certo santa; e vi assicuro in coscienza mia che la vostra vita presente piace a Dio.
Raccomandatemi a Gesù Cristo, e per carità non più regali!
Avvisatemi se nella settimana entrante avete il confessionario, o pure nella settimana susseguente; perché spero di rubare un poco di tempo e venir a sentirvi.
Ma fatevi trovar quieta ed in perfetta pace.
Bisogna ancora che venga a ringraziare la Signora Badessa che, senza saper perché, mi mandò una ricca spasa di dolci.
Gesù e Maria vi facciano santa! Di V. R.
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale, che nel 1865 si trovava in Roma presso il P Mosa S. J.