652. AL P. D. NICOLA SAPIO, PRETE DELL'ORATORIO, IN PALERMO.

Gli dice di sua salute e gli dà altri attestati di speciale affezione

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 9 DICEMBRE 1770.

Rmo Padre, Sig. e Pne colmo.

Ho ricevuto la sua veneratissima, e mi sono consolato sentirla bene; ed io pure sto molto meglio dalle mie indisposizioni, mentre dico la messa ogni mattina, e cammino in carrozza quando è buon tempo; né lascio le mie applicazioni, dopo quel tempo che mi resta dalle cure del vescovado.

Riguardo ai libri desiderati, io non mi ricordo di quali mi richiede, mentre mi lusingo che fossero quelli sulla Probabile

che ultimamente feci, nella quale [operetta] diedi un saggio al pubblico del mio sistema, per disingannare coloro che viveano preoccupati; onde se V. P. ne comanda, m'avvisi; ché gli manderò subito.

Mi auguro l'onore di servirla, e pregandola a non scordarsi di me nelle sue orazioni, come ancora io non mi scordo farlo per V. R., mi confermo

Di V. P.

Devmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di S. Agata.

[P. S.] Io ora sto stampando un'opera di tutte le eresie, ch'è bella assai; ma perché lunga, non so se la vedrò terminata.

Ho pensato meglio: giacché mi si è presentata questa occasione di questo P. Cappuccino, le mando quattro detti libretti del mio Sistema,¹ quattro libretti della Preghiera che ho ristampato, ed una Pratica di amar Gesù Cristo. La prego ad avvisarmi subito che li avrà ricevuti.

Conforme ad un'antica copia.