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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
671. AL P. D. ANTONIO TANNOIA, RETTORE DELLA CASA D'ILICETO.
Gli esprime la sua gratitudine per alcuni servizi ricevuti e lo prega di non rinunziare una carica.
Sto rivedendo la bulletta [conticino] delle stampe, ed ho fatto dare carlini 20 a Fr. Daniele.
Questo Fratello mi ha data la vita; mentre, avendo dovuto partire per la Cava il mio cuoco per assistere alla morte della moglie, l'ho fatto restare a cucinare quattro giorni, ed il poveretto l'ha fatto con tanta carità.
Onde ho obbligazione doppia a V. R., sì per le stampe che mi ha favorite, come per la carità fattami dal sudetto Fratello; onde compatite se il medesimo ha tardato a ritornare.
Benedico V. R. e tutti, e raccomandatemi a Gesù Cristo.
[P. S.] Ora ho saputo la sua risoluzione. Onde la prego a togliersi di capo la rinunzia, e fare quel tanto l'ha scritto D. Andrea [Villani]. Questi sta bastantemente angustiato: onde la prego a non aggiungergli angustie ad angustie, col parlare nuovamente di rinunzia.
Fate la volontà del medesimo ch'è la stessa di Dio.
Conforme all'originale che si conserva nell'archivio del collegio di Pagani.