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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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680. AL SUPERIORE DELLA CONGREGAZIONE DE' MISSIONARÎ DELLA CONFERENZA, OSSIA DEL P. PAVONE, IN NAPOLI.

Gli dà notizie de' rari luoghi, pei quali chiede le missioni.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 6 NOVEMBRE 1771 .

Illmo Sig. Sig. mio e Pne colmo.

Già si accosta il tempo di ricevere la grazia di V. S. Illma per le missioni che le pregai.

La prego pertanto ad avvisarmi, per mio regolamento, quando sottosopra potrà favorirmi.

Le rinnovo la memoria delle missioni, che avrebbero da farsi dalla sua venerabile Congregazione nella mia diocesi. Le missioni sarebbero molte, perché molti sono i paesi. V. S. Illma mi avvisi almeno quelle missioni che potrà favorirmi.

La missione principale è quella della città di S. Agata, la quale fa 2400 anime incirca; ed ivi, oltre gli esercizî a tutto il clero, vi sono gl'esercizî che si hanno da fare al seminario ed al monastero delle monache nuovamente fondate. E pregherei di farci fare anche gl'esercizî particolari a' galantuomini secolari, che sono molti; mentre, secondo l'esperienza, a tali galantuomini riescono molti più utili questi esercizî fatti loro a parte, che la missione fatta a tutto il popolo.

Dopo la città, vi è la missione de' casali di S. Agata, che quasi eguagliano per il numero dell'anime quello della città; e questi casali sono lontani dalla città: onde non possono convenire alla missione che si fa nella cattedrale; e perciò necessariamente si ha da fare a parte, com'è stato sempre il solito, specialmente in tempo d'inverno.

L'altra missione grande è alla città d'Airola, che avanza le anime di S. Agata, poiché fa 3300 anime incirca; ed in Airola si han da fare anche gl'esercizî ad un numeroso clero che vi è, ed a un monastero di monache anche numeroso, per cui vi bisognano due soggetti almeno per confessar le monache; e


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qui anche vi sarebbe maggior bisogno degli esercizî a parte a' galantuomini, che sono molti.

Dopo la missione d'Airola, avrebbe da farsi quella de' casali di detta città; e si fa a Moiano, ove convengono questi casali che fanno 3000 e più anime.

E questa missione di Airola e de' casali, conviene che si faccia prima della città di S. Agata; perché a S. Agata non si può andare in calesso, ed all'incontro in questa nostra diocesi poche calvacature si trovano. Onde conviene, come si fece l'altra volta, che i Signori missionarî nel primo giorno favoriscano qui in Arienzo in mia casa, ove prenderanno la mattina un boccone, e poi nel giorno passeranno cogli stessi calessi ad Airola a cominciare la missione. E poi, dopo la missione di Airola e dopo quella di Moiano, cioè de' casali di Airola, colle calvacature, che più facilmente si trovano in Airola, passeranno a S. Agata.

Appresso vi sarebbe da fare la missione di Frasso, dove anche vi è un numeroso clero ed un monastero di monache, e la terra di Frasso fa da tre mila e più anime incirca, e molto avrei a caro che la sua Congregazione mi facesse ancora quest'altra missione, perché la terra di Frasso è molto bisognosa.

Vi sarebbero altri paesi da fare, ma pregherei almeno per queste cinque missioni.

A Frasso potrebbe andarsi dopo quella de' casali di S. Agata

Bisogna però sapere che Frasso sta lontano di da tre miglia, e non vi si può andare in calesso e si ha da andare per luoghi di montagna.

La prego a discorrerne co' compagni ed avvisarmi quei luoghi che possono fare; acciocché io possa regolarmi e remediare per altra via per li paesi che restano: mentre desidero, in questa campagna, far le missioni per tutta la diocesi.

Quando poi favoriranno, la prego in ogni conto di venire qui in Arienzo, come l'ho pregato, per parlare e comunicare più cose importanti per lo bene delle missioni.


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Favorisca V. S. Illma di dire al Fratello latore di questa mia, quando può ritornare per la risposta, dopo che avrà ella discorso del tutto co' compagni.

Non altro; mi raccomando alle sue orazioni e mi rassegno Di V. S. Illma

Devmo ed obbmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di S. Agata.

Conforme ad un'antica copia




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