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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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762. ALLE MONACHE DEL SS. REDENTORE, NEL MONASTERO DI SANT'AGATA DE' GOTI.

Dà loro partecipazione del precetto, fatto alla Madre Raffaella, e le esorta all'amore di Gesù Cristo.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 3 SETTEMBRE, 1774.

Figlie e Sorelle dilettissime nel Signore.

Figlie mie, non dubitate: io ho scritto alla vostra Madre Suor Maria Raffaella ed espressamente le ho dato precetto formale di non partirsi dal monastero, sotto colpa grave.

Onde state sicure che in tempo mio non la farò partire. E se mai il vescovo di Scala facesse venire ordine del Papa che tornasse a Scala, saprei io rimediare e far rivocare l'ordine; perché il Papa presente mi sente e molto mi favorisce.

Quando poi io sarò morto, il che non andrà a lungo, Dio penserà per voi.

Frattanto pensate ad ubbidire alla vostra Madre, ed a farvi sante ed a stringervi con Gesù Cristo.

Vi compatisco per le parole che vi avete fatte uscir di bocca in questa occasione; ma le parole dette, sappiate che mi hanno ferita l'anima.

Se mai Dio volesse chiamarsi all'altra vita la vostra Madre, la quale è molto vecchia e di mala salute, come fareste? Tornereste a dire le belle parole che avete dette?


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Voi dovete star sempre pronte ad accettare le cose che fa Dio, e ad amarlo e non lasciare di essere tutte sue; ancorché venissero i Turchi, uccidessero la vostra Madre e distruggessero il monastero.

Quello che fa Dio è tutto buono.

Come hanno fatto i martiri? Sono stati sempre pronti a perder tutto ed anche la vita per non lasciar Gesù Cristo.

Pregatelo ognuna ogni giorno per me, ve lo dico per ubbidienza, giacché mi sta tanto vicina la morte, ed amate assai Gesù Cristo.

A chi ama assai Gesù Cristo, ogni pena, ogni dolore ed ogni infermità è dolce e gradita.

L'amore a Gesù Cristo ci rende dolci tutti i travagli di questa vita ed anche la morte.

Finisco con benedirvi, una per una, e prego Gesù Cristo che vi renda tutte di lui innamorate ed infocate d'amore; sicché non pensiate che ad amarlo e dargli gusto, ed in tutti i momenti ed azioni non facciate che pensare a Gesù Cristo e fargli atti d'amore, a parlare di Gesù Cristo e sempre sospirare di andare a vederlo presto in Paradiso, per amarlo ivi con tutte le forze e per tutta l'eternità.

 E resto

 Delle RR. VV.

Devmo servo

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

Conforme ad un'antica copia.




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