Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
925. AL P. D. DIODATO CRISCUOLI, RETTORE DELLA CASA DI CIORANI.
Il gran male che sia non obbedire prontamente agli ordini d'un Superiore, specialmente se di ordine più elevato.
.... Io non opero per impegno, ma vedo che voi operate per impegno e per partito.
A me, che sono il Rettore Maggiore e capo della Congregazione, siccome anche il Re mi ha dichiarato, tocca decidere se si ha da diroccare o no [la cupola]; ed a voi, che non siete rettori maggiori, tocca solamente di ubbidire.
Vorrei che ognuno avesse fissa la mente sulla stella; perché, rimovendosi gli occhi dall'ubbidienza, è finita la Congregazione, e resta un ridotto di contrasti. Chi contradice, nemico si dichiara della Congregazione.
Ma noi non la sentiamo così.- Dunque non è uno il direttore; tutti sono direttori.
A me poco importa, perché sto in fine della mia vita, e spero al sangue di Gesù Cristo ed a Maria Vergine di salvarmi; ma voi piangerete la distruzione della Congregazione, quando non potrete più rimediarvi. Tenete per certo che, distrutta l'autorità del Rettor Maggiore, è distrutta anche l'autorità de' rettori locali; e così i malevoli vedranno distrutta l'Opera.
Benedico V. R. e tutti i Padri che non sono rettori maggiori.
Tannoia, nella Vita del Santo, lib. IV, cap. 14.