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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
944. AL P. D. CARMINE PICONE, RETTORE DELLA CASA DI S. ANGELO A CUPOLO.
Indica il giorno per l'Assemblea generale da tenersi in Pagani, e prescrive che l'elezione de' Padri, scelti a intervenirvi, riesca indubbiamente legittima.
Padre D. Carmine mio, si è determinato che l'Assemblea incominci a' 16 del prossimo maggio.
Prego V. R. di far per tal tempo ritrovare qui i soggetti, eletti a tenore dell'istruzione costà mandata.
E se mai l'elezione non fosse stata legittima, coll'intervento de' presenti che ci hanno voluto essere, e coll'avviso agli assenti di mandare il voto suggellato da aprirsi da' scrutinatori nell'atto dell'elezione (purché questi assenti non avessero rinunciato al loro voto), in questo caso bisogna] rifare legittima detta elezione; come pure, se non siasi data libertà agli elettori d'eleggere uno o due soggetti, tanto di quei che sono in questa casa, quanto di quei che sono fuori, anche bisogna rifare detta elezione. Ben vero che gli assenti protranno per lettera comunicare
i loro sentimenti agli eletti, se non possono a voce; onde restano sciolte le difficoltà, da' Padri proposte a V. R., e da V. R. al P. D. Andrea [Villani].
Non manchi V. R. di mandare copia di questa a' Padri che sono fuori, per il loro regolamento nell'elezione da farsi; mandando quei corrieri che bisognano per farsi quanto qui ho accennato, per farsi l'elezione legittima e per far venire nel destinato giorno gli eletti, ancorché fossero quelli della missione; mandando lo scambio in quella, o rimettendola ad altro tempo dell'anno venturo.
Faccia conservare gli atti dell'elezione tra le scritture di casa, e diasi a' soggetti eletti copia dell'atto medesimo, firmato dal segretario della detta elezione e munito col suggello della casa, nel qual atto si esprima, che da' Padri elettori si comunica agli eletti la facoltà d'intervenire in di loro nome all'Assemblea già intimata ad ivi proporre e determinare tutto quello che si stimerà necessario circa il nuovo Regolamento, approvato da S. M. del N. Sovrano (Dio guardi.) e provvedere ancora a quanto necessita al buon governo della Congregazione.
Non fate di meno di eseguire quanto vi è imposto, poiché mi dareste disgusto particolare; e si comincerà, non ostante la mancanza de' deputati eletti di cotesta casa, l'Assemblea stabilita, in cui si penserà ancora di ovviare ad ulteriori disubbidienze.
Attendo risposta, di avere V. R. ricevuta questa mia.
Fratello ALFONSO MARIA, Rettore Maggiore.
[P. S.] Non fate scrupolo d'imprestare qualche libro a persona di riguardo; onde mandate in Benevento ai Padri la vita dell'Abate Rance, per darsi a leggere a D. Michele Capasso per mezzo del canonico Capobianco.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.