1034. A SUOR BRIANNA CARAFA, NEL MONASTERO DI S. MARCELLINO, IN NAPOLI.

Come deve diportarsi l'anima divota nello stato di desolazione.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA, 5 DICEMBRE 1783.

Ho ricevuto la vostra, e sento le vostre angustie che Dio vi abbia abbandonata.

Questo buon Dio non abbandona mai alcuno: onde quanto più vi sentite afflitta, tanto più dovete abbandonarvi in mano sua.

Il Signore dice: Bonus est Dominus animae quaerenti illum. Quanto più vi sentite sconfidata! tanto più bisogna che vi abbandoniate in mano sua, e con ciò obligherete il Signore che vi aiuti in modo particolare.

Onde replicate spesso: Gesù mio, io sempre voglio confidare in voi sino all'ultimo mio fiato; Gesù mio, Gesù mio, io vi voglio sempre amare e sempre voglio sperare che mi avete da salvare, per venire ad amarvi in cielo per tutta l'eternità.

Questa preghiera, fatela per voi e per me, che vi raccomando di cuore a Gesù Cristo e vi benedico.

Allargate il cuore: abbiamo che fare con Dio tutto pieno di amore; ed è pazzo chi deliberatamente vuole sconfidare di Dio.

Raccomandatevi alla Madonna, e tenete che la Madonna vi ha da salvare. Mamma mia , Maria, sempre vi voglio amare e sempre confidare in voi, e voi avete da impetrarmi la salute eterna.

Sento che il vostro confessore sta male. Non lasciate per ora di pregare qualche altro confessore a cui avete avuta confidenza, e sopra tutto raccomandatevi a Maria Vergine e pregatela che vi doni grande amore a Gesù Cristo; ed io farò lo stesso per V. R.

Confidate assai in Gesù Cristo e non lasciate ogni giorno di fare tre atti di amore a Gesù Cristo.

Ogni giorno salutate con modo speciale il SS. Sacramento, che vi doni l'amor suo.

E con ciò di nuovo vi benedico e resto raffermandomi ecc.

Conforme all'edizione romana.