54. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.

Dice ancora della stampa e della vendita di alcune opere, dandogli pruove di gran deferenza ed affezione.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA, 26 APRILE 1759.

Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.

Appunto questa mattina, 27 d'aprile, ricevo la sua stimatissima che mi ha ritrovato faticando in far le aggiunte alla Morale; e si assicuri che vi vengono belle cose nuove.

Giacché V. S. Illma mi dice che la metta in ordine a mio comodo, e che non starà tanto a ristamparla, io ve la manderò verso il mese di luglio o agosto; perché non voglio aspettare che si rompano i tempi. Del resto, se la vuole prima, io prima ce la manderò.

Non mi dà notizia della Pratica latina, a che sta; mentre, come già le scrissi, qui in Regno molti con ansia desiderano detta Pratica latina, specialmente per li seminari dove non può leggersi la volgare. La prego a sbrigarla quanto più presto.

In quanto al sesto della Morale, V. S. Illma faccia come comanda; ma replico, tutti la desiderano in- 4°, perché in- folio scomodissima a leggersi. Potrebbero venire quattro tomi e sarebbe comodissima, e potrebbe avanzarsi il prezzo.

L'altre Morali sue, le vado smaltendo qui, ma a poco a poco; perché io sto fuori di Napoli, e poco pratico.

La ringrazio sommamente poi delle consapute opere che mi ha favorite, come scrive. Me l'intenderò col Sig. Matteo Cunandes, siccome mi avvisa, in Manfredonia.

Il libro della Preghiera, già ce l'ho spedito per mezzo del Sig. Agazzi. Mi avvisi poi se l'ha ricevuto; perché se non lo riceve, ce ne spedirò un'altra copia.

Questo libro della Preghiera, lo ha letto il

P. Zaccaria, e gli è piaciuto sommamente, specialmente per la seconda parte che ci è, ch'è tutta di teologia. E già questo libro ha cominciato ad avere spaccio qui in Napoli.

Dell'Apparecchio poi alla morte, se ne sono spacciati tanti fra poco tempo, che non molti me ne sono rimasti; onde ho avuto tanto a caro che già da V. S. si sia ristampato, e la ringrazio ancora della buona intenzione di spedirmene alcuni; ed io farò quanto posso per fare smaltire le mie opere da lei ristampate, mentre per ciò non ho voluto dare udienza a niuno di Venezia, che mi ha ricercato le mie opere.

Circa il libro dell'anonimo contro il P. Plazza, già me ne ha parlato il P. Zaccaria.

Ed in quanto al P. Zaccaria, di nuovo le avviso che egli fa qualche lagnanza che V. S. Illma ora più attende alle opere del P. Berti che alle sue. Vi prego a non tenerlo disgustato.

Resto facendole umilissima riverenza e confermandomi

Di V. S. Illma Umo e devmo servitore vero

ALFONSO DE' LIGUORI, della C. del SS. Redentore.

[P. S.] Soggiungo. In quanto allo smaltimento di queste mie operette, mi lasci finir di smaltire queste altre copie che tengo della Morte, e della Preghiera; perché poi la pregherò a mandarmene quantità, secondo lo stesso prezzo che le darà a Stasi, ed io ne farò moltissime smaltire negli esercizî spirituali che diamo nelle nostre case.

In quanto alla Morale grande, in questi paesi rurali dove noi ci tratteniamo, pochi se ne smaltiscono, perché poco

vogliono spendere; ma queste altre opere picciole, come anche la Pratica o sia Compendio, se le pigliano tutti. Onde la prego a mandarmi qualche buona quantità di questi Compendî volgari, da lei stampati; perché da ora comincerò a darli a smaltire; e poi in maggior quantità forse le farò smaltire le Pratiche latine, di cui di nuovo la prego a sbrigarne la stampa.

Il libro della Preghiera (giacché V. S. vuol sapere li prezzi da me posti) l'ho posta grana 15; ma già mi dicono gli altri ch'è troppo poco, ed in verità così è; ma io l'ho fatto, perché ho desiderato che questo libro subito si spargesse, e perciò ne ho mandati molti ancora a Roma, ed anche in Sicilia. Viva Gesù e Maria!

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.