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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
56. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.
Dette alcune cose dell'Opera grande della Morale e della vendita d'altri libri, gli raccomanda a preferenza d'ogni altra la sollecita ristampa d'un opera a sé carissima.
NOCERA DE' PAGANI, 5 LUGLIO 1759.
Ultimamente ho ricevute due altre sue, ed in una ho ricevuta ancora la cartella della spedizione de' libri.
Già ho mandata l'Opera grande di Morale in Napoli per un Fratello, con tutte le sue molte aggiunte che vi hanno da venire; ed ho data l'incombenza al Fratello che la mandi per mare a Roma al Sig. Cardinal Priuli, a cui anche ho scritto per convenienza Onde V. S. Illma faccia accudire in Roma presso del detto Sig. Cardinale, dove tra giorni giungerà, subito che da Napoli partirà la barca.
Non dubiti poi per le proposizioni dannate da Francia; perché già l'ho aggiustate nel libro.
Intorno poi a' libri che mi manda a vendere, in quanto al prezzo mi regolerò secondo mi pare mi scrisse V. S. altra volta, col diffalco del 25 per 10O. Se mai in ciò fo errore, ella me l'avvisi, perché mi regolerò siccome mi scriverà.
Ma per la vendita bisognerà aspettare qualche tempo; perché, se non viene inverno, noi non diamo esercizî spirituali; oltreché, in quanto a' libri della Morte, io ne tengo ancora de' miei che si hanno da smaltire.
Già ve lo scrissi in altra mia, ora lo replico: tutti i libri miei sento nominare che date alle stampe, e non le Glorie di Maria, quando quest'operetta è la più faticata e forse la più applaudita; e come scrissi, già in Napoli sinora se ne son fatte tre edizioni.
Pertanto, non per altro che per gloria della Madonna, desidererei che quest'opera la stampasse prima delle altre; e v'assicuro che da per tutto ella sarà applaudita.
Il libretto della Visita, mandatelo a vedere alle monache di Venezia. Qui in Regno quasi non ci è monaca che non lo tiene.
Non dubiti, le mie operette non le manderò ad altri che a V. S. Illma; ma son vecchio e s'accosta la morte; ed io poi, in ogni operetta, vi fatico il doppio di quel che vi faticano gli altri, mentre vi osservo tutti gli autori che posso avere; e, come si vede, in poco restringo molto, poiché sono amico di cose e non di parole.
Da certi amici mi viene avvisato che in Venezia hanno desiderata l'opera qui in Napoli stampata, della Storia Nolana dal P. Remondini; della Congregazione di Somasca, onde mi scrivono questi amici ch'io ne avesse avvisata a V. S. Illma, se mai ci è alcuno che la vuole. Sono 3 tomi in- folio, e ligata, mi scrivono che vale 9 ducati; ma essi farebbero cortesia. Ciò l'ho scritto solo per compiacere gli amici. Se le serve questa notizia, se n'avvaglia.
Resto- Viva Gesù, Giuseppe e Maria!
ALFONSO DE' LIGUORI, della C. del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.