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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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86. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Lietissimo il Santo di aver finalmente ricevuto risposta e conosciuta la ragione del ritardo, gli parla di molte cose riguardanti la stampa dell'Homo Apostolicus e di parecchie altre opere, esprimendo chiaramente che cosa pensi quanto al ritratto richiesto.

 

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA, 21 [GENNAIO] 1762.

 

Illmo Sig. Sig. mio e Pne colmo.

Gloria Patri! che dopo tanti mesi, per mezzo del Sig. Aurisicchio, ho ricevuta la sua de' 9 di gennaro, in cui sta copiata l'altra de' 10 d'ottobre che non ricevei.

Mi è stato ciò di gran mortificazione, come ho scritto nell'altre mie; perché temevo che V. S. Illma avesse appresa qualche ingratitudine di me, senza causa.


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Ma ora già penso quale sia stata la causa di non ricevere sue lettere. Facilmente è stato un certo ladro, il quale va cercando da per tutto limosine in nome mio, e perciò si prende alla posta tutte le lettere che mi vengono1. Onde ho pensato di pagare qualche cosa alla posta per avere le lettere fuori lista. Ma V. S. Illma seguiti ad indrizzarmi le lettere: Napoli per Nocera.

Godo di saper finalmente che ha ricevuta l'Opera delle Monache (che, come leggo, ha già stampata presto presto) e l'Istruzione latina, la quale mi dispiacerebbe che l'avesse già cominciata a stampare; perché avevo certe aggiunte necessarie da mandarle, che dopo ho avvertite.

Onde la prego, se non ha cominciato o se ha cominciato, trattenga la stampa; perché nell'altra settimana le manderò copiate quest'aggiunte, che non sono molte, ma sono cose di molta importanza. E per alcuna, se mai si trovasse fatta la stampa, sarà necessario fare un cartesino all'ultimo, dove si metteranno quelle aggiunte che andavano ne' luoghi già stampati.

Non si maravigli di ciò; perché saranno da quarant'anni che studio la Morale, e sempre trovo cose nuove.

Queste aggiunte, ora non ho tempo di farle copiare e mandarle. Nell'altra settimana le manderò.

Se non ancora avesse cominciata la stampa di questa Istruzione, la pregherei a farla anche in tometti e dello stesso carattere dell'ultima Pratica volgare; perché così piace assai anche agli altri. Del resto, faccia come le pare.

In quanto poi al corpo di tutte l'opere mie spirituali, io ho faticato da due mesi continui per aggiustare, correggere, levare ed aggiungere molte cose. E mi pare che verrà un corpo applaudibile da tutti; mentre vi sono tante diverse materie, tutte utili e rare.

Fra l'altro, ho faticato per metterle in ordine tutte come debbono esser poste, coi loro indici generali e particolari. E già quest'opere le tengo unite col suo ordine.


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Mi avvisi poi quando ella sta a comodo di metter mano a stamparle; perché subito ce l'invierò per via del Sig. Agazzi, e prego V. S. Illma ad avvisarnelo preventivamente. Ma vorrei aspettare i tempi più dolci, acciò le opere, colle cose scritte a mano che vi sono, non si rovinassero per le piogge.

Mi avvisi poi se vuole che le mandi anche l'opera delle Monache e l'opera degli Esercizî a' preti; perché queste V. S. Illma già le tiene. Né vi sono aggiunte importanti da mettere a queste due opere; e così sparambiaressimo la spesa del trasporto.

V. S. Illma poi mi scrive nella sua, così: Potrà favorirmi il suo ritratto, e spedirmi il disegno della grandezza d'una pagina in foglio.

Del ritratto, non occorre parlarne. Sarebbe uno svergognare la stessa opera ch'è spirituale, vedendo le genti che l'autore si ha fatto fare il ritratto in vita sua. Quando io sarò morto, del corpo mio allora ne faranno quel che vogliono; meglio lo mettessero in qualche letamaio, com'io merito; ma ora che son vivo, io non vorrei neppure essere nominato. Ed in tanto all'opere vi ho posto il nome mio, per mettere in curiosità le genti di leggerle; altrimenti l'avrei fatte stampare senza mio nome.

Ma veniamo all'altra parte che dice: Mi spedisca il disegno della grandezza d'una pagina in foglio. In ciò la prego, quanto posso, a non stampare l'opera in foglio grande; perché in tal modo son certo che poche ne smaltirebbe. La prego di stamparla o in tometti, o almeno in- ; e secondo il conto che mi ho fatto e secondo ho scritto già l'ordine dell'opere, verrebbero tre tomi in- di giusta grandezza. E direi: metta buona carta e se le faccia pagare tanto di più. Ognuno si contenta di pagare il corpo due o tre carlini di più, ed averlo di buona carta, come già è stata buona la carta della Pratica volgare.

Ma di nuovo la prego di non pensare di stamparla in foglio, che per leggere è un sesto scomodissimo. Le genti quasi se la pigliano con me, perché ho fatta stampare la Morale grande


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in foglio, e non in- ; ed io rispondo che non è mancato per me. Ma trattandosi d'opere spirituali, che si leggono sul tavolino, necessariamente queste o debbono essere in tometti o in- .

Resto confermandomi

Di V. S. Illma

[Manca la firma del Santo]

 

[P. S.] In fine del terzo tomo ci ho poste due Vite de' nostri compagni1, morti in concetto di santità; ma sono brevi, non importano più di un foglio e poco più, e sono di cose che non sono chiacchiere, ma di virtù eroiche: e queste già le mando.

Quel che voglio sapere è se, avendo io ora composta la Vita, anche di picciola mole, d'un altro Padre2 da poco fa morto (la quale vita è più bella delle due altre, e importerà due altri soli fogli; perché io son di poche parole: scrivo le sole cose di sostanza); voglio sapere, dico, se V. S. Illma vuol che ce la mandi; perché altrimenti la farò stampare qui, e non mi prenderò frattanto il fastidio di farla copiare.

Di più, ella mi scrive nella sua: Metterò l'aggiunta grande, che ho ricevuto nel foglio suo del 5. di settembre.

Spero che intenda parlare del foglio latino; ma io le mandai ancora quel foglietto che ho fatto stampare, per inserirlo nella Pratica volgare, come già l'inserisco a tutte le sue Pratiche che tengo qui; desidero sapere se quest'altro foglietto l'ha ricevuto, ed avrei a caro che, anche ella, lo facesse stampare e l'inserisse nelle altre ultime Pratiche che tiene, essendo lo stesso che il latino d'una materia molto importante.

Ora sto faticando di fretta per mandarle le aggiunte all'Istruzione latina, come l'ho pregata di sopra, nella settimana entrante. Resto ecc.

 

[Manca ancora la firma del Santo]

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.

 

 




1 Vedi vol 1° pag. 438, nota 2.

1 Del Ven. P. D. Gennaro Sarnelli, e del Fratello laico Vito Curzio.



2 Del P. D. Paolo Cafaro.




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