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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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88. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Ancora delle aggiunte speditegli e della stampa dell'Homo Apostolicus, ed insiste assai sulla buona scelta del compositore e specie del revisore.

 

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

NOCERA, 19 FEBBRAIO 1762.

 

Illmo Sig. Sig. mio e Pne colmo.

Ho ricevuta l'altra di V. S. Illma dei 4 febbraio; e questa è la seconda che ho ricevuta, fra tutti questi mesi che sono stato privo delle sue lettere; giacché per Aurisicchio una sola ne ho ricevuta.

Godo in somma assai che l'Istruzione latina non si sia ristampata ancora; altrimenti sarebbe stato necessario o fare cartesini, o aggiungere in fine dell'opera tutte queste aggiunte che mando; perché tutte sono cose importantissime, e sono sentenze rivocate, per cose trovate appresso.

Spero che a quest'ora avrà ricevuta l'altra mia, dove le inviai più carte dentro che doveano aggiungersi. Così in quelle, come in queste altre che mando, ho cercato di notar chiaramente tutti i luoghi dove vanno e come vanno, dovendosi togliere in alcune parti alcuni pezzi di stampato, come tutto ho procurato di notare distintamente.

Del resto, sempre vi bisogna un compositore che sia accorto e non confonda le cose, ed un rivisore intendente che veda se forse si è pigliato qualche abbaglio. Se (non voglia Dio!) fosse lo stesso revisore della prima stampa di questa Istruzione latina, certamente vi verrebbe un altro diluvio di spropositi; ma spero a Dio che no, come V. S. Illma mi scrisse.

La prego intanto ad avvisarmi se ha ricevute tutte queste mie aggiunte, che l'ho inviate in tre lettere ed in tre volte; frattanto la prego a sospendere la stampa, acciocché l'opera venga compita.


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E mi scriva a dirittura a Nocera, cioè Napoli per Nocera, perché per Aurisicchio ricevo tardi le lettere; ed anch'io la prego a star sicura della stima e dell'attenzione che ho per V. S. Illma.

Io poi già le scrissi, ed ora ripeto, che già ho terminato di rivedere tutte l'opere spirituali, che debbono porsi alla ristampa di tutte l'opere insieme: il che mi ha costata la fatica di due o tre mesi; poiché molte cose ho mutate in meglio, molte aggiunte, e molte levate.

Sarebbe spediente che così le carte mandate, come queste presenti, si collocassero ai luoghi dove vanno, come già sta notato, acciò non si disperdano.

E di nuovo la prego ad avvisarmi poi se ha ricevuto tutte le suddette tre mie lettere, colle aggiunte di dentro; perché se non l'avesse ricevute, di nuovo ce le manderei; perché le tengo tutte copiate, essendo importantissime cose.

Resto, aspettando con ansia tutte queste notizie e confermandomi

Di V. S. Illma

Umo e divmo servitore vero

ALFONSO DE' LIGUORI della C. del SS. Redentore.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma

 




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