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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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97. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Sullo stesso argomento.

 

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

SANT'AGATA DE' GOTI, 15 OTTOBRE 1762.

 

Illmo Sig. e Pne colmo.

Ricevo un foglio desiderato di V. S. Illma delli 2 di ottobre.

Io, in mezzo agli affari del vescovado, non lascio di faticare sovra l'operetta [Evidenza] della Fede, che è un'opera molto faticata. E questa operetta vi manca per compire il terzo tomo.

Del resto, tutte l'altre opere che vanno a questo terzo tomo, tutte stanno unite ed aggiustate, con fatica fatta prima del vescovado. Onde la prego a farmi sentire presto cominciato a


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mettersi sotto il torchio il primo e secondo tomo, che già V. S. Illma tiene, e figuratevi che il terzo tomo è lesto.

In quanto poi all'Istruzione latina, io speravo che a quest'ora avessi potuto già dispensarla a' miei ecclesiastici; ma sento che ha tenute altre ristampe necessarie per le mani. La prego però ora di affrettarla, quanto può.

Raccomanderò di nuovo lo smaltimento al P. Ferrara, ed egli le risponderà.

In quanto allo scrivermi, per ora è meglio che V. S. Illma mi diriga le lettere a Napoli, non a Nocera de' Pagani; perché Nocera per ora sarebbe via più lunga.

In quanto all'altre operette che desidera, io non ho altro che mandarle.

Circa il governo delle diocesi, io, dietro all'opera degli Esercizî a' preti, ho posti già quelli due trattatini degli Avvisi a' vescovi1 e del Regolamento de' seminari.

La prego ad avvisarmi subito ch'è ristampata l'Istruzione latina; ed anche la prego ad avvisarmi subito ch'è cominciata a ristampare l'Opera grande.

Difficilmente in vita mia farò altre opere; perché gli affari del vescovado non mi dànno tempo di respirare.

Resto confermandomi

Di V. S. Illma

Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata de Goti.

 

[P. S.] Quando poi comincerà a stampare l'Opera grande, la prego di nuovo, per amor di Dio, a non stamparla in foglio grande, perché poco sarà gradita così e poco ricevuta; poiché essendo questa opera spirituale, almeno ha da essere in- , acciocché sia comoda a leggersi; all'incontro i libri in folio sono scomodissimi a leggersi.

Se l'han pigliata con me le genti perché ho fatto stampare la Morale grande in folio, e non in- ; io ho risposto che ciò non


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è dipenduto da me. Ma l'Opera grande spirituale mi parerebbe un gran disordine farla in folio.

 

[P. S. del P. D. Girolamo Ferrari.] Per casualità essendomi trovato qui da questo Monsignore, nostro Padre, do avviso a V. S. Illma come, nel passare a Napoli, consegnai al nostro Fratello che stava ivi ducati 10O, acciocché gli avesse consegnati ad Aurisicchio, per trasmetterli a V. S. Illma, e mi raffermo

Umilissimo servo

GIROLAMO FERRARI, del SS. Redentore

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.

 




1 Riflessioni utili ai vescovi per la pratica di ben governar le loro chiese.






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