183. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Gli chiede ricevuta di alcuni fogli speditigli, e gli parla di un'altra opera e di un indice che manderà presto per la stampa.

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, 7 MARZO 1767.

Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.

Ho ricevuta la sua stimatissima delli 21 di febbraio; ma resto ancora col timore che non riceva la seconda mia, dove per la posta le ho mandati i fogli della questione per la Cresima; e molto mi peserebbe se si fossero perduti per la via, perché avrei da far di nuovo la fatica.

Onde la prego a riscontrarmi subito che riceve questa lettera coi fogli, che certamente avrebbe dovuto ricevere una settimana o al più due settimane appresso. Per lo che, se mai passano le tre e quattro settimane, mi scriva che non ha ricevuto niente; perché mi avrò pazienza di tornar a far la fatica.

Io spero che per Pasqua avrò finito il libro contra gl'Increduli, se i revisori mi faranno il piacere di sbrigarlo; e subito finito ce l'invierò.

La ringrazio di aver spediti i 200 libretti di Esercizî, e starò attento a farli prendere, subito che vengono alla dogana.

In quanto all'Indice, io già ho notate in più carte le cose che dovrò notare, e non mi resta altro da notare se non quello che viene al primo tomo; dove, essendosi mutato l'ordine, specialmente al trattato della Coscienza e degli Atti umani, non posso notar quel che bisogna, se non viene prima questo primo tomo che aspetto per via del Sig. Moschini.

Mi avvisi poi, quando mi scrive, a che sta la Morale del P. Patuzzi.

Non altro; resto con tutto l'ossequio rassegnandomi

Di V. S. Illma

Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma,